La Calabria si prepara a una fase di maltempo marcata che porterà un ritorno della neve fino a quote collinari nei territori centro-settentrionali della regione. Domenica 12 gennaio sarà caratterizzata da un cielo prevalentemente molto nuvoloso o coperto, con piogge diffuse che interesseranno l’intera regione. Le precipitazioni più abbondanti si concentreranno nelle ore mattutine sulla Calabria settentrionale e centrale, dove non si escludono temporali locali. L’aria fredda in arrivo dall’Europa Orientale inizierà a penetrare gradualmente dalla mattina, attraversando le zone adriatiche, valicando il Pollino e investendo il Cosentino e il Crotonese.
Questo afflusso freddo permetterà le prime nevicate sul Pollino, al confine con la Basilicata, a partire da 600-700 metri di altitudine. Sulla Sila e sui rilievi del Cosentino e del Crotonese, la neve inizialmente cadrà a quote medio-alte, ma nel corso della mattinata la quota neve scenderà progressivamente fino a raggiungere i 700-800 metri, con possibilità di ulteriori abbassamenti locali. Sul resto della regione, le nevicate saranno limitate al pomeriggio-sera, con accumuli a partire da 1300-1400 metri di quota.
Lunedì 13 gennaio sarà una giornata di transizione. Le condizioni meteo saranno caratterizzate da cieli generalmente nuvolosi, interrotti da schiarite locali e temporanee. Le precipitazioni saranno più sporadiche e interesseranno principalmente le zone costiere del Cosentino Ionico e del Crotonese, con nevicate al mattino sulle aree centrali e orientali del Pollino e sulle alture della Sila Greca e Grande. Le nevicate saranno possibili fino a 500-600 metri sul Pollino e 600-700 metri sulla Sila, ma nel corso della giornata la quota neve tenderà a salire. Dal pomeriggio, un nuovo peggioramento interesserà il Cosentino Ionico e il Crotonese, con precipitazioni più diffuse che si estenderanno verso ovest e nevicate a quote superiori agli 800-1000 metri.
A partire dal pomeriggio di domenica, i venti si intensificheranno significativamente, con raffiche di burrasca: sul Tirreno Cosentino soffieranno da nord-est, mentre sullo Ionio da nord. Questa configurazione atmosferica determinerà un deciso aumento del moto ondoso, rendendo il mar Ionio agitato o molto agitato, in particolare nei bacini del Crotonese, del Catanzarese e del Reggino, dove le condizioni marine diventeranno particolarmente avverse.
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