Meteo, schiarite e Garbino: la Romagna tocca i 17°C, l’Abruzzo vola a 21°C

In Abruzzo, lo scenario meteorologico si è presentato differente. Nonostante l'assenza di fenomeni di rilievo, il Garbino pomeridiano ha giocato un ruolo cruciale nell'innalzamento delle temperature, particolarmente lungo il versante orientale della regione. Qui, i valori termici hanno sfiorato i 21°C
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Le condizioni meteorologiche hanno mostrato una notevole variabilità sul medio Adriatico durante la giornata odierna, con un quadro caratterizzato da pioggia e vento in gran parte dell’area, ad eccezione dell’Abruzzo. Il denominatore comune tra Romagna, Marche e Abruzzo è stato il forte vento di Garbino, che ha soffiato con intensità su tutti i settori. Gli effetti del Garbino si sono manifestati in modo particolare sulla pianura, influenzando significativamente le temperature. In Romagna, dopo il passaggio di temporali seguiti da schiarite pomeridiane, le temperature massime hanno registrato un notevole aumento. Sulla pianura romagnola, i termometri hanno segnato diffusamente 14-15 gradi, con punte che hanno raggiunto i 16-17 gradi tra Cesena e Rimini. Tuttavia, la situazione termica non è stata uniforme in tutta la regione: i settori centro-occidentali e le aree pedecollinari hanno mantenuto temperature più basse, attestandosi sui 7-8°C, a causa della persistenza di basse coperture nuvolose e fitte nebbie.

Garbino medio Adriatico

In Abruzzo, lo scenario meteorologico si è presentato differente. Nonostante l’assenza di fenomeni di rilievo, il Garbino pomeridiano ha giocato un ruolo cruciale nell’innalzamento delle temperature, particolarmente lungo il versante orientale della regione. Qui, i valori termici hanno sfiorato i 21°C, evidenziando un netto contrasto con le zone circostanti.

Il Garbino è un vento tipico dell’Italia centrale, noto per la sua influenza sulle condizioni climatiche lungo la costa adriatica, in particolare nel tratto compreso tra le Marche e il Molise. Il termine “Garbino” ha origini arabe, derivando dalla parola “gharb”, che significa “ovest”. Questo vento rappresenta un fenomeno atmosferico riconducibile al Föhn, un vento di caduta che si manifesta quando l’aria, attraversando una catena montuosa, subisce specifiche trasformazioni fisiche.

Il Garbino nasce come vento proveniente da sud-ovest e acquisisce le sue caratteristiche distintive attraversando la dorsale appenninica. Durante questo passaggio, l’aria perde umidità mentre si riscalda a causa del processo di compressione adiabatica. Quando il vento raggiunge le regioni costiere dell’Adriatico, si presenta come una corrente calda e secca, capace di provocare repentini aumenti di temperatura e una drastica riduzione dell’umidità relativa. Tali effetti, spesso percepiti in modo marcato, contribuiscono a modificare temporaneamente il clima delle aree interessate.

La presenza del Garbino è più frequente tra l’autunno e la primavera, mentre durante l’estate si verifica con minore regolarità. Il suo impatto risulta particolarmente evidente in ambito locale, poiché influenza in modo significativo il microclima delle regioni attraversate. È interessante notare come questo vento generi effetti opposti sui due versanti della catena appenninica. Sul lato tirrenico, il vento sud-occidentale, noto come Libeccio, è spesso associato a piogge e umidità.

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