Il settore automobilistico, in declino dal 2018, pesa nella manifattura tedesca più che nel resto dell’area dell’euro. Uno shock all’industria tedesca esercita un’influenza rilevante sulla manifattura delle altre principali economie dell’area dell’euro, tra cui in particolare quella italiana. Lo rileva uno studio, intitolato “La recente debolezza del settore manifatturiero tedesco”, pubblicato nella collana “Questioni di economia e finanza” della Banca d’Italia. L’aumento del prezzo del gas ha penalizzato di più le imprese energivore tedesche in seguito alla maggiore dipendenza da quella fonte di energia del suo settore chimico. La debolezza della domanda globale ha avuto un impatto più forte in Germania a causa della sua maggiore apertura commerciale.
Il lavoro, di circa 25 pagine e pubblicato in lingua inglese, analizza gli andamenti del settore manifatturiero tedesco negli ultimi anni, evidenziando i fattori che hanno avuto un peso negativo maggiore in Germania rispetto al resto dell’area dell’euro. Un’analisi econometrica consente di valutare le ricadute della debolezza dell’industria tedesca sui settori manifatturieri delle altre principali economie dell’area.