Serbia e Ungheria, in un incontro odierno a Belgrado fra il presidente Aleksandar Vucic e il premier Viktor Orban, hanno concordato in particolare di rafforzare la collaborazione nel campo della sicurezza energetica, un tema di estrema attualità alla luce dell’attuale situazione geopolitica globale e delle sue ripercussioni sull’Europa centrale e sudorientale. Lo ha detto il ministro degli esteri ungherese Peter Szijjarto, che ha partecipato all’incontro bilaterale di Belgrado, unitamente al ministro delle finanze serbo Sinisa Mali. In un post sul suo profilo Facebook, ripreso dalla stampa serba, Szijjarto ha osservato che è nell’interesse comune di Ungheria e Serbia che il gasdotto TurkStream operi regolarmente e in condizioni di sicurezza.
“A questo scopo abbiamo intensificato la collaborazione nella consapevolezza che la sicurezza energetica di Ungheria e Serbia non può esistere l’una senza l’altra, e per questo è importante che vi sia una collaborazione strategica fra i due Paesi basati sull’assoluto rispetto e rispetto fiducia reciproci”, ha affermato il ministro degli Esteri. E’ stato deciso, ha aggiunto, di accelerare gli investimenti comuni in campo energetico, e di portare a compimento entro tre anni i lavori per raddoppiare la capacità di raccordo fra le reti elettriche dei due Paesi.
Ungheria e Serbia continuano a ricevere forniture di gas russo a prezzi di favore attraverso il TurkStream, anche dopo lo stop al transito del gas russo in Ucraina. Oltre all’energia, altro tema centrale dell’incontro fra Vucic e Orban sono stati i progetti infrastrutturali comuni, a cominciare dalla costruzione in corso della nuova linea ferroviaria veloce fra Belgrado e Budapest.