Urgente necessità di regolamentazione della geo-ingegneria solare: il parere di esperti

"Una governance efficace per gestire la proprietà e il controllo delle strutture e dei progetti di SRM è cruciale per ridurre i rischi di danni o ingiustizie"
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La geo-ingegneria solare, che mira a modificare il clima attraverso il controllo delle radiazioni solari, necessita urgentemente di un sistema normativo chiaro e condiviso. Solo una governance efficiente, infatti, può prevenire rischi ambientali e politici potenzialmente devastanti. È quanto sostengono Duncan McLaren e Olaf Corry, studiosi dell’University of California, Los Angeles (UCLA), in un recente Policy Forum pubblicato sulla rivista Science.

La geo-ingegneria solare include una serie di progetti, ancora in fase teorica, che puntano a riflettere o bloccare le radiazioni solari prima che arrivino sulla Terra, con l’obiettivo di contrastare il riscaldamento globale. McLaren e Corry avvertono, però, che l’attuale focus sulla ricerca di soluzioni tecniche, senza un adeguato quadro normativo, è estremamente pericoloso. “L’attuale approccio alla geo-ingegneria solare, che privilegia la ricerca tecnologica, invece di costruire un sistema normativo, è pericoloso“, affermano gli autori. Secondo loro, tale approccio impedisce di affrontare adeguatamente le crescenti divisioni geopolitiche e le controversie internazionali riguardanti i progetti di modifica della radiazione solare (SRM).

La SRM offre potenzialità teoriche considerevoli per influenzare le temperature globali, ma i suoi rischi ambientali e politici rimangono in gran parte sconosciuti. McLaren e Corry insistono che una “governance efficace” per gestire la proprietà e il controllo dei progetti di SRM è fondamentale per evitare risultati dannosi o ingiusti. “Una governance efficace per gestire la proprietà e il controllo delle strutture e dei progetti di SRM è cruciale per ridurre i rischi di danni o ingiustizie“, spiegano gli studiosi.

Guardando alle discussioni che si sono svolte nell’Assemblea ambientale delle Nazioni Unite nel 2019 e nel 2024, McLaren e Corry osservano come le divisioni geopolitiche e le visioni contrastanti rendano improbabile che ulteriori ricerche sull’SRM possano risolvere le difficoltà legate alla governance di questa tecnologia. Di conseguenza, gli esperti ritengono che sia necessario invertire l’ordine di priorità, dando maggiore importanza alla creazione di un quadro normativo solido.

Ciò che resta ancora possibile“, aggiungono McLaren e Corry, “è stabilire un terreno comune intorno alla questione della SRM, che possa fungere da base per una governance adeguata della ricerca, riducendo i rischi associati ai futuri sviluppi“.

Per evitare conseguenze indesiderate e garantire un utilizzo sicuro ed equo delle tecnologie di geo-ingegneria solare, McLaren e Corry chiedono con urgenza l’adozione di un sistema di regole internazionale per la gestione di questa complessa sfida globale.

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