Napoli campione d’Italia, il segreto è la… “dieta dell’uomo paleolitico”: cosa mangiano i calciatori di Conte

Il rapporto tra Ancora e Conte risale a 18 anni fa, quando si incontrarono al mare e l'allenatore gli propose di collaborare
MeteoWeb

Nel trionfo del Napoli nella stagione 2024-2025, culminato con la conquista dello scudetto, un ruolo fondamentale è stato svolto da Tiberio Ancora, il nutrizionista personale della squadra e stretto collaboratore di Antonio Conte. Ex calciatore con una carriera longeva fino ai 40 anni, Ancora ha trasformato la sua passione per la cura del corpo in una professione, diventando un punto di riferimento nell’ambito dell’alimentazione sportiva. Il suo approccio si basa sulla cosiddetta “dieta dell’uomo paleolitico”, che esclude pasta e pane a favore di carne, pesce, frutta, verdura e uova.

Il rapporto tra Ancora e Conte risale a 18 anni fa, quando si incontrarono al mare e l’allenatore gli propose di collaborare. Da allora, la loro amicizia e collaborazione professionale si sono consolidate, con Ancora che descrive Conte come “uno dei migliori al mondo” e una persona “cordiale e umile” al di fuori dei riflettori. “Rispetto il mister e gli voglio bene. Un giorno mi incontrò al mare, 18 anni fa, e mi propose di collaborare con lui: all’epoca era una visione sconosciuta quella del mio ruolo all’interno di una squadra. Per lui mi butterei nel fuoco. Conte è uno dei migliori al mondo, ma a livello umano gli sono molto legato. Disponibile, umile, simpatico, e fuori dai riflettori è cordiale e spassoso”, risponde a il ‘Corriere della Sera’.

Nel valutare la condizione fisica dei calciatori, Ancora considera diversi parametri, tra cui massa magra, massa grassa, idratazione, agilità, forza, resistenza e frequenza cardiaca. Queste valutazioni gli permettono di determinare l’efficienza fisica e mentale di ogni giocatore, contribuendo in modo significativo alle prestazioni della squadra.

L’alimentazione

La rivoluzione alimentare introdotta da Ancora ha avuto un impatto tangibile sul rendimento del Napoli, dimostrando come una corretta alimentazione possa essere determinante nel raggiungimento di grandi obiettivi sportivi. “I calciatori hanno tanta voglia di migliorarsi, ma spesso non sanno come farlo. Ma i miei riferimenti sono quelli basati sull’uomo paleolitico, quindi mi baso su carne, pesce, frutta, verdura e uova: mangiare a sazietà senza contare le calorie. Io personalmente consumo 5 uova al giorno, tutti i giorni forse da 15 anni. Pane e pasta? Ora scateno un’altra guerra. Io pane e pasta non li mangerei mai, apporterei tutti i carboidrati da fonti importanti, come frutta e verdura. Mozzarella e pizza vanno bene, ma non tutti i giorni. Se si vuole avere un fisico asciutto”.