La cooperazione dell’Iran con l’AIEA “è un obbligo”. Lo ha chiarito il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi, commentando il voto del Parlamento di Teheran sulla sospensione della collaborazione, che dovrà essere ratificato dal Consiglio dei guardiani. ”La cooperazione dell’Iran con noi non è un favore, ma un obbligo legale, finché l’Iran rimarrà un firmatario del Trattato di non proliferazione (Tnp)”, ha dichiarato Grossi alla tv France 2.
Poi, parlando dei 400 chilogrammi di uranio arricchito che Teheran avrebbe nascosto, ha affermato: “l’agenzia ha perso la visibilità di questo materiale dal momento in cui sono iniziate le ostilità (…) Non vorrei dare l’impressione che sia andato perso o che sia stato nascosto”. “Ora che le ostilità sono cessate, e soprattutto data la delicatezza di questi materiali, credo sia nell’interesse di tutti riprendere le nostre attività il prima possibile”, ha aggiunto il direttore generale dell’AIEA.
Grossi ha infine così commentato le parole di Donald Trump secondo cui gli attacchi americani avrebbero ritardato di molti “decenni” il programma nucleare iraniano: “non ho troppa fiducia in questo approccio cronologico alle armi di distruzione di massa (…) immagino sia una valutazione politica”.