Con ruzzle e android la privacy a rischio?

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Il problema della privacy è uno di quelli che più prepotentemente si è affacciato negli ultimi anni con la diffusione di tecnologie sempre più sofisticate ed economiche. Si va dalla monitorizzazione delle aree urbane ed extraurbane tramite telecamere di controllo alla possibilità di definire con precisione i gusti degli utenti internet, alla localizzazione precisa tramite cellulare.
Addirittura, si sta sperimentando di impiantare microchip a volontari, sottopelle. Un giorno probabilmente gli stessi cellulari saranno impiantati in questo modo. Insomma, cioè che non sarebbe legale lo diventa se si usa come cavallo di troia qualcosa di attraente, quale può essere scaricare un gioco o avere l’ultimo modello di telefono disponibile, insomma diventare “volontari”. Certo, possiamo scegliere di non scaricare nulla, di lasciare il GPS scollegato, di nascondere il numero, di leggere ogni autorizzazione cui diamo “’l’ok” con il download di un gioco. Ma chi lo fa davvero? Il problema è da un lato se è accettabile in ogni caso che un gioco o una applicazione abbiano accesso a certi dati, e dall’altro l’uso non anonimo che facilmente a questo punto chiunque può fare delle informazioni che mettiamo a disposizione. Poi ci sono le leggi sulla privacy, ma ho il dubbio che dando noi queste autorizzazioni le leggi non bastino.
Faccio un esempio sia perché mi è capitato che perché si tratta del gioco del momento, cioè Ruzzle e che vale in generale, se fate caso, per molti giochi e applicazioni. Nel momento in cui cliccate su accetta e acquista o comunque per scaricare, notate al di sotto la parolina “autorizzazioni”. Quasi nessuno va a leggere, e in ogni caso è ingolosito da quello che sta per scaricare. Nel caso di Ruzzle compare:”chiamate telefoniche”. Approfondendo la voce si legge nientemeno che: “consente all’applicazione di accedere alle funzioni telefoniche del dispositivo. Un applicazione con questa autorizzazione può stabilire il numero di telefono e il numero di serie. Se è in corso una chiamata, può stabilire il numero a cui è connessa e altre informazioni simili”. WOw non mi pare una cosa da poco. Passiamo poi a “memoria: consente di scrivere su memoria USB”. Questo mi sembra già più ragionevole, per esempio memorizzerà i punteggi e via dicendo. Ma non sappiamo esattamente a cosa stiamo dando il permesso. Poi anche la voce “accesso a internet completo” a me fa venire qualche dubbio. Ad ogni modo sto dando il permesso anche per visualizzare lo stato di tutte le reti Wi fi e altre cose.
A me ogni tanto viene voglia davvero di spegnerlo il cellulare. Ma arriverà il giorno in cui non potremo o saremo considerati sospetti se decidessimo di stare veramente “per i fatti nostri”?

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