I media locali riferiscono di 15 morti (10 uomini e 5 donne), causati dall’alluvione che ha colpito la Grecia a seguito delle piogge torrenziali dei giorni scorsi. I feriti sono 17, e centinaia di case e negozi sono stati danneggiati. Le città più colpite sono Mandra e Nea Peramos, a ovest di Atene. Le autorità locali non escludono che il bilancio possa aggravarsi nelle prossime ore.
“È arrivato come uno tsunami“: l’ondata di fango è stata descritta con queste parole da Evangelos Kolovetzos, un commerciante locale, il cui negozio è stato devastato.
Dopo l’ondata di maltempo verificatasi nella notte di martedì, un vero e proprio fiume di fango si è abbattuto dai pendii vicini sulle località di Nea Peramos, Mandra e Megara, a circa 50 chilometri ad Ovest di Atene, trascinando mezzi pesanti, auto e alberi. Le autorità locali hanno dichiarato lo stato d’emergenza e circa 200 vigili del fuoco sono al lavoro.
“Le nostre strade sono completamente distrutte, circa mille abitazioni sono state inondate, si tratta di un terzo della città“, ha dichiarato il vicesindaco di Néa Peramos, Stavros Fotiou. “Tutto è andato perduto, è un disastro biblico“, ha spiegato il sindaco di Mandra, Ioanna Kriekouki.
Una decina di passeggeri sono stati evacuati da un autobus travolto dal fango, che non ha risparmiato neppure il cimitero di Mandra. Molti quartieri sono rimasti senza corrente elettrica.
