Analisi Meteo: intensa ondata di calore sulle regioni meridionali, una questione di onde planetarie

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Il gioco delle grandi onde planetarie all’origine dell’intensa ondata di calore in entrata sul Mediterraneo

Smaltite gli ultimi passaggi umidi e instabili sulle regioni settentrionali e su parte del centro, ora si entra in una nuova fase di tempo stabile e soleggiato, grazie al ritorno sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo di un promontorio anticiclonico di matrice sub-tropicale africana. Il ritorno del promontorio anticiclonico sub-tropicale, con una marcata componente calda sub-tropicale continentale algerina, sarà accompagnato da un sostanziale rialzo dei valori termici, in particolare le massime (dato il soleggiamento diurno), su valori praticamente estivi su tutte le regioni, con massime diffusamente oltre la soglia dei +30°C +32°C.

Rafravn842Ma a patire maggiormente gli effetti di questa calura, davvero eccezionale (senza alcuna esagerazione) per la prima decade di Maggio, saranno soprattutto le regioni meridionali, in particolare Calabria, Basilicata e Puglia, e le isole maggiori, dove entro metà settimana la colonnina di mercurio potrà persino sfondare il fatidico muro dei primi +38°C +40°C all’ombra. Analizzando le ultime elaborazioni dei modelli matematici si evince che la pausa anticiclonica durerà per più di 5-6 giorni, posticipando un eventuale nuovo peggioramento, indotto dalla graduale erosione della grande onda anticiclonica. Bisogna però specificare che l’anticiclone sub-tropicale, pur estendendo i propri elementi principali verso l’Italia, non riuscirà a garantire sempre condizioni di piena stabilità, con cieli perennemente sereni, specie sulle regioni di nord-ovest e lungo l’arco alpino, ove potranno transitare temporanei annuvolamenti e delle velature in quota.

Rtavn1382Altrove persisteranno condizioni di moderata stabilità atmosferica, con una prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi, di tanto in tanto sporcati da cirri e cirrostrati, in un contesto relativamente caldo per la stagione, in particolare sulle regioni del centro-sud peninsulare e tra Sardegna e Sicilia. In quest’ultime regioni, difatti, affluirà aria più calda e secca, di tipo sub-tropicale continentale, che dall’entroterra desertico algerino e libico (regione del Fezzan) si spingerà fino al bacino centro-occidentale del Mediterraneo, con una ventilazione nei bassi strati che assumerà una componente più meridionale sui mari che circondano la Sardegna e sulla Sicilia. Le temperature si porteranno anche di +8°C +10°C rispetto le tradizionali medie climatiche del periodo, con valori di oltre i +35°C +36°C, anche se all’estremo sud, in Sicilia e sulla Sardegna, tra martedì, mercoledì e giovedì, si potrebbero registrare picchi estremi di ben +38°C +40°C nelle località più interne. Insomma, torneremo a fare i conti con un nuovo periodo di anomalie termiche positive molto marcate che potrebbe condizionare buona parte del mese di Maggio.

Lo sviluppo della grande onda anticiclonica sub-tropicale che fa il suo ingresso sul Mediterraneo centrale
Lo sviluppo della grande onda anticiclonica sub-tropicale che fa il suo ingresso sul Mediterraneo centrale

Perché l’Italia verrà interessata da una intensa onda di calore ad inizio Maggio?

Dal punto di vista più strettamente dinamico il ritorno del promontorio anticiclonico dinamico sub-tropicale, di matrice nord-africana, è ascrivibile ad un rapido rallentamento delle velocità zonali e del “getto polare”, in seno al ramo principale che fuoriesce dal nord degli USA e dal Canada orientale. Insomma, una questione di onde planetarie su larga scala per dirla breve. Questo graduale indebolimento della “corrente a getto” che esce dal continente nord-americano, dopo il transito di un consistente “Jet Streak” (i massimi valori di intensità della “getto polare”) che dal Canada orientale si è velocemente spostato sull’Atlantico occidentale per raggiungere l’Europa occidentale (nord della Spagna, Francia e Regno Unito), amplificherà lo sviluppo di una grande ondulazione ciclonica sull’Atlantico orientale, la quale estenderà le proprie radici fino al tratto di oceano poco a largo delle coste del Portogallo e del Marocco settentrionale.

Il promontorio anticiclonico di blocco in costruzione fra l'entroterra algerino e il sud Italia
Il promontorio anticiclonico di blocco in costruzione fra l’entroterra algerino e il sud Italia

Tra la giornata di domani e quella di lunedì 4 Maggio questa saccatura, alimentata sul suo bordo più occidentale dalla discesa di aria molto fresca di tipo polare marittima, si sposterà molto lentamente verso levante avanzando verso le coste del Portogallo e il Marocco. Lungo il ramo ascendente (bordo orientale) dell’ondulazione ciclonica, che affonderà fino alle coste del Marocco, la curvatura ciclonica (senso antiorario) delle correnti instaurerà un sostenuto richiamo di calde correnti sub-tropicali continentali, dai quadranti meridionali, che aspireranno e convoglieranno masse d’aria piuttosto calde e secche che dall’entroterra desertico dell’Algeria e dall’estremo settore occidentale della Libia si muoveranno in direzione del Mediterraneo centro-occidentale, raggiungendo l’Italia tramite correnti nei bassi strati prevalentemente meridionali. L’attivazione del richiamo caldo dai quadranti meridionali sul margine orientale della saccatura oceanica innescherà un’azione di “forcing” dinamico (avvezione calda sub-tropicale), nella media troposfera.

Rtavn11414Questo processo agevolerà la genesi di un’”avvezione di spessore” piuttosto marcata che alimenterà il promontorio anticiclonico nord-africano, il quale dall’entroterra algerino si proietterà verso il Mediterraneo centrale, ergendo su questo un vero e proprio anticiclone di blocco, che dalle coste nord-africane si allungherà fino all’Italia settentrionale. Nel corso dell’inizio della prossima settimana l’azione di “forcing” nella media troposfera continuerà ad alimentare la struttura anticiclonica sub-tropicale, che posizionerà i propri massimi, sia in quota che nei bassi strati, a ridosso della Sicilia, assicurando condizioni di moderata stabilità su tutte le nostre regioni, con prevalenza di tempo stabile e soleggiato. Lo stesso anticiclone di blocco che si stenderà sul Mediterraneo centrale avrà il merito di costringere le organizzate perturbazioni atlantiche e i profondi sistemi depressionari a rimanere relegati tra l’Europa occidentale e le Isole Britanniche, per poi deviare bruscamente verso nord-est, piegando in direzione della penisola Scandinava e del mar Baltico, proseguendo la loro corsa verso la Russia europea.

caldoIn questo modo il flusso zonale principale continuerà a rimanere attivo a latitudini piuttosto elevate, tra l’Atlantico settentrionale, la Scandinavia e la Russia europea. Tale blocco anticiclonico dovrebbe persistere fino al weekend successivo, allorquando il promontorio dinamico sub-tropicale, non venendo più alimentato dall’aria calda e secca sub-tropicale proveniente dall’entroterra nord-africano, tenderà ad invecchiare, cominciando ad essere parzialmente eroso dall’umido flusso perturbato oceanico che scorre a latitudini più settentrionali. Ma su quest’ultimo particolare è meglio tenersi aggiornati nei prossimi giorni.

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