Terremoto: non c’è pace per Accumoli, ordinata l’evacuazione totale [LIVE]

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Il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci ha disposto l’evacuazione totale del piccolo centro del reatino devastato dai tre terremoti che si sono succeduti dal 24 agosto. “E’ chiaro che anche le case di classe ‘A’ non sono più sicure a questo punto – spiega il primo cittadino all’Adnkronos – Devo garantire la sicurezza dei miei concittadini”. Al momento sono una ottantina le persone che ancora vivono in paese. “Ora dovranno lasciare le case e scegliere se farsi ospitare negli alberghi messi a disposizione sulla costa o se trovarsi un’autonoma sistemazione”, precisa il sindaco, sottolineando però, riguardo per esempio ai problemi sollevati dagli allevatori in questi giorni, che. rispetto a Norcia, la situazione di Accumoli è un po’ diversa: “Noi ci eravamo già organizzati dopo la scossa del 24 agosto. Gli allevatori bene o male si sono sistemati”, assicura. E d’altra parte, aggiunge, “qui non si poteva fare altrimenti, siamo in una situazione di grave emergenza e io devo garantire la sicurezza dei miei concittadini”.

Il sindaco motiva l’ordinanza facendo riferimento agli “ingenti danni alle restanti abitazioni tra la residua popolazione ancora residente ed ulteriori danni ingenti su tutto il territorio comunale” e a una “grave situazione di emergenza nel territorio comunale”. Tra l’altro, sottolinea, “a causa dei crolli verificatisi si sono registrati danni alla viabilità tale da compromettere la percorrenza anche dei mezzi di soccorso oltre a rilevanti danni agli impianti e agli edifici, sia pubblici che privati”. In questo senso, si spiega, “esiste il pericolo di un diretto, ulteriore coinvolgimento della residua percentuale della cittadinanza ed in generale delle persone nei crolli che potrebbero ancora verificarsi”. Anche perché “a una prima approssimativa stima dei danni la maggior parte degli edifici pubblici e privati appare danneggiata in modo spesso molto grave e suscettibile di ulteriori fenomeni di crollo”. Per questi motivi Petrucci ritiene “di dover tutelare la pubblica incolumità vietando temporaneamente e in via del tutto provvisoria l’agibilità di tutti gli edifici ricadenti nel perimetro del Comune, tutto interessato dal fenomeno sismico, in attesa di rilievi tecnici e stime di danno più dettagliati ed accurati”. Viene dunque fatto obbligo alla popolazione civile del comune di evacuare le abitazioni e tutti gli edifici di comune uso personale, familiare o di lavoro che siano stati interessati dall’evento sismico del 30 0ttobre 2016, fatto salve le situazioni che non costituiscono pericolo in quanto alloggiati in strutture prefabbricate, ubicate in zone sicure”.

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