Incendi, la Protezione Civile Lazio: “Sia dolosi che per incuria”

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“La situazione è alquanto critica e problematica: dal primo giugno al 7 luglio siamo a 915 Incendi nella sola provincia di Roma a fronte di 271 dello scorso anno. Sul totale delle provincie laziali abbiamo 1.439 Incendi a fronte di 418, c’è un picco che per esempio in provincia di Rieti raggiunge l’800%”. Questi i dati sugli Incendi in Lazio confermati a Effetto Giorno su Radio 24 da Carmelo Tulumello, direttore agenzia regionale Protezione Civile Lazio, che aggiunge: “Il tema vero è che si tratta di Incendi cosiddetti di interfaccia cioè che interessano interessi abitativi e sono pericolosi per la vicinanza ad abitazioni e insediamenti civili”.

Al giornalista che chiede quanti di questi siano dolosi, Tulumello chiarisce: “Partiamo dal presupposto che l’autocombustione è una circostanza ancorché possibile, sicuramente improbabile. Le forze dell’ordine hanno già arrestato persone che dolosamente avevamo appiccato il fuoco. C’è una equivalenza tra Incendi di matrice dolosa e Incendi di matrice colposa dovuti a incuria, distrazione, superficialità e negligenza e inosservanza delle ordinanze che i sindaci fanno.” 50 e 50? insiste Spetia e Tulumello conferma: “sì, molto grossolanamente mi attesterei su questa percentuale”. Sulle cause che hanno accentuato la situazione Incendi Tulumello spiega che “ci sono diversi fattori. Quello climatico e sicuramente il vento, pericolosissimo alleato del fuoco. Ma è presente anche parecchio materiale combustibile”.

Più del solito? chiede il giornalista di Radio 24 e Tulumello risponde: “Evidentemente sì, i dati testimoniano questo.” Rifiuti? insiste Simone Spetia. “Non necessariamente” risponde Tulumello che poi spiega: “Anche erba non tagliata, pulizia non effettuata nei tempi e nei modi in cui deve essere effettuata e la presenza di rifiuti che alimentano il fuoco e lo rendono più vigoroso.”

 
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