Il farmaco che può tenere a bada il Coronavirus e il ‘bavaglio’ al prof. Ascierto di Napoli: attenzione ai messaggi sbagliati dei media

Da Striscia la Notizia ad altri studiosi tutti contro il prof. Ascierto: ma cos'ha detto di male? Solo che a Napoli si sta sperimentando il farmaco ormai noto per l'artrite reumatoide
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Utilizzando un farmaco per artrite reumatoide, il tocilizimab, si possono mitigare i sintomi dovuti al coronavirus. Non è un notizia nuova, ma è di certo una ottima base dalla quale ricercatori e medici di diversi Paesi, Italia in primis, sono partiti per provare a trovare un farmaco che possa tenere testa, anche se non curandolo completamente, al Covid-19. Ebbene, anche all‘Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli si sta facendo ricerca in questa direzione e a darne notizia, qualche sera fa durante la trasmissione “Carta Bianca” di Bianca Berlinguer, è stato il prof. Paolo Ascierto. L’esperto ha spiegato come nel centro di ricerca partenopeo si stia sperimentando il farmaco con ottimi risultati. Al programma televisivo in questione ha preso parte anche il prof. Massimo Gallo, dell’ospedale Sacco di Milano, che inspiegabilmente si è scagliato contro il collega Ascierto accusandolo di ‘provincialismo’, dato che il farmaco era già stato sperimentato in Cina.

Evenienza, quest’ultima, che il prof. Ascierto in verità non ha mai negato. Anzi, si è limitato a riportare la notizia della sperimentazione senza arrogarsi alcun merito, ma riferendo puri dati scientifici. Ebbene, già quella sera il mondo dei social si era schierato a favore di Ascierto, ma ciò che è accaduto in seguito ha fatto scattare ancora di più un cordone di protezione e di solidarietà nei confronti del medico e del centro che rappresenta. “Striscia la notizia”, infatti, nella puntata del 17 marzo 2020 ha preso un enorme abbaglio che le è costato una querela. Il programma satirico di Canale 5 ha mandato in onda un servizio richiamando il confronto medico-scientifico avvenuto tra i due esperti, definendo quella di Ascierti una figuraccia e ridicolizzando il professionista di fronte a milioni di italiani.

L’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale, ovviamente, non ci sta, e ha parlato di un servizio montato ad arte, da parte di “Striscia la Notizia”, “gravemente lesivo dell’onore e della reputazione del prof. Paolo Ascierto e dell’Istituto, oltre che del tutto inopportuno e inappropriato in relazione alla drammaticità del momento che si vive, denotando una mancanza assoluta di sensibilità, specie nei confronti dei medici impegnati in prima linea e di quanti, come il prof. Ascierto, sommessamente sperimentano trattamenti terapeutici e cure, peraltro con risultati positivi. Per tali motivi, la Direzione Generale dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale e il prof. Paolo Ascierto hanno dato mandato all’avv. prof. Andrea R. Castaldo per sporgere querela per diffamazione aggravata nei confronti del conduttore della trasmissione, di quanti hanno curato il servizio e del Direttore Responsabile”.

Giù le mani da Paolo Ascierto – ha scritto su Facebook lo speaker radiofonico Gianni SimioliMa che interessi vi ha toccato che avete deciso di distruggerlo?“. Un episodio decisamente vergognoso che dimostra, per l’ennesima volta, come sia inopportuno occuparsi con leggerezza di tematiche così importanti come quella del Coronavirus e tutto ciò che ad esso è collegato. I giornalisti, primi fra tutti, hanno in questo momento il compito di riportare fedelmente il parere degli esperti, e soprattutto di non enfatizzare le diatribe fra studiosi che in questo momento potrebbero non essere comprese dall’opinione pubblica, e peggio ancora potrebbero essere fuorviate creando danni non indifferenti.

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