Coronavirus, 1.213.927 casi e oltre 65.000 morti nel mondo: negli Usa 2.500 morti in 48 ore, boom di contagi nel Regno Unito

I morti provocati dal coronavirus nel mondo hanno superato quota 65.000: è quanto emerge dall'ultimo bollettino della Johns Hopkins University
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I morti provocati dal coronavirus nel mondo hanno superato quota 65.000: è quanto emerge dall’ultimo bollettino della Johns Hopkins University. Nello specifico, i decessi sono ora 65.652 su un totale di 1.213.927 casi a livello globale, mentre le persone guarite sono 252.391. 

In Germania i contagi da Coronavirus sono saliti di 5.936 nelle ultime 24 ore per un totale di 91.714. Dai dati emerge che il paese è al terzo giorno consecutivo di diminuzione del numero di casi registrati quotidianamente, stando ai dati forniti dal Robert Koch Institut.

Record di morti negli Stati Uniti a causa del coronavirus, otre 2.500 in sole 48 ore. Le vittime ora, secondo i dati elaborati dalla John Hopkins University, sono 8.503. I casi accertati di persone positive ammontano a 312.249, quasi il triplo di Italia e Spagna e il quadruplo della Cina.  Sempre dagli Stati Uniti, travolti dall’emergenza coronavirus, è stata manifestata la necessità urgente di mascherine e forniture sanitarie anche dall’estero, viste le carenze interne. Per questo Washington, in ambito Nato, ha ritirato la disponibilità offerta in precedenza agli alleati – tra cui l’Italia – di alcuni voli per il trasporto di materiale sanitario. Gli aerei Nato per il trasporto di aiuti vengono assegnati in base alle ore di volo messe a disposizione dalla stessa Alleanza, cosi’ come era stato fatto nei giorni scorsi con gli aiuti turchi arrivati a Roma.

Dopo aver ceduto parte delle proprie ore di volo all’Italia per consentire al nostro Paese di ricevere maggiore sostegno all’inizio della crisi – si apprende da fonti diplomatiche alla Nato – pian piano gli Stati Uniti stanno requisendo tutto per carenza interna di materiale. E una delle prime requisizioni sarebbe appunto avvenuta ieri, quando l’Italia contava di poter ricevere mascherine e aiuti sanitari per poi essere informata che gli Usa avevano requisito il volo, inizialmente destinato a Roma.

Critiche agli Stati Uniti nell’ambito delle forniture sanitarie erano state rivolta ieri dalla Germania, secondo quanto ha riferito la Bbc. In particolare le autorita’ del governo locale di Berlino hanno accusato Washington di aver ‘deviato’ il percorso di 200mila mascherine, prodotte in Usa ma dirette in Germania, e di averle di fatto confiscate e requisite per se’. Le mascherine sarebbero state confiscate a Bangkok: erano state ordinate dalla polizia locale ma non sono mai arrivate a destinazione. Secondo Andreas Geisel, ministro dell’Interno nel governo berlinese, le mascherine sono state reindirizzate verso gli Usa con “un atto di pirateria moderna”.

Dei giorni scorsi invece la polemica sulle mascherine soffiate alla Francia: la denuncia in quel caso fu di Vale’rie Pe’cresse, presidente della regione dell’Ile-de-France, la regione di Parigi piu’ colpita dai casi di coronavirus. Secondo l’ex ministra di Nicolas Sarkozy, gli americani sarebbero riusciti, facendo una migliore offerta, ad acquistare un lotto che sarebbe dovuto andare alla zona da lei amministrata. “Ci siamo fatti prendere un carico dagli americani che hanno rilanciato l’offerta su un lotto che avevamo identificato noi”. Unica consolazione, l’assenza di perdite finanziarie. L’Ile-de-France, ha dichiarato la presidente di regione a LCI, paga “alla consegna perche’ vogliamo vedere le mascherine, mentre gli americani pagano cash e senza vederle. Ovviamente può essere interessante per chi tenta di fare business sui guai del mondo”.

Nel Regno Unito sale di 621 il numero dei morti per coronavirus nelle ultime 24 ore censite (fino a 4.934 totali), con un incremento in lieve calo rispetto ai 708 indicati ieri e ai 684 di sabato, secondo gli ultimi dati aggiornati del ministero della Sanita’ britannico diffusi oggi. I contagi registrano tuttavia un picco record, balzando dai 41.903 di ieri a 47.806, ossia 5.903 in piu’. I test eseguiti nel Paese superano infine i 195.500, con un ritmo quotidiano innalzato a oltre 12.500.

Nelle ultime 24 ore in Belgio i pazienti dimessi dagli ospedali che hanno in cura malati di Covid-19 sono stati più numerosi di quelli ricoverati. Ad annunciarlo sono state le autorità sanitarie del paese, precisando che dalle strutture mediche sono uscite 504 persone nelle ultime 24 ore, quelle ammesse sono state 499. Il numero totale dei decessi è di 1447, 164 in più di ieri, 164 persone più di ieri sono risultate positive al virus, per un totale di 19.961 casi accertati.

sveziaIn Svezia il governo potrebbe rinunciare alla linea morbida di fronte all’epidemia di Coronavirus e adottare misure restrittive, cosi’ come gli altri paesi. Lo riferisce il Guardian riportando quando emerge oggi dai media locali. In Svezia oggi si registrano oltre 6.800 contagi e 401 decessi, con un aumento della mortalita’ maggiore rispetto alla totalita’ degli altri tre paesi scandinavi. Preoccupa anche il peggioramento del focolaio a Stoccolma e la situazione delle case di cura che ospitano gli anziani. In questo scenario l’esecutivo socialdemocratico ha chiesto maggiori poteri, ossia agire per decreto senza l’ok dell’aula, nel caso si rendesse necessaria ad esempio una chiusura temporanea di aeroporti, parte del trasporto pubblico, negozi e ristoranti. L’opposizione invece vuole che il parlamento mantenga l’ultima parola, ma il dibattito in corso sembra suggerire che il clima nel paese sia cambiato. Ieri il premier Stefan Lofven aveva ammesso che la crisi sarebbe durata mesi e che le autorita’ si stavano preparando ad uno scenario da “migliaia di morti”. Allo stesso tempo, aveva difeso la linea adottata finora, su indicazioni del principale epidemiologo del paese, Anders Tegnell: far progredire naturalmente l’epidemia, chiedendo ai malati di restare a casa per non sovraccaricare i servizi sanitari, nella convinzione che l’isolamento forzato non avrebbe funzionato a lungo termine. Cosi’ finora gli svedesi hanno potuto continuare a fare shopping, mangiare fuori e mandare i figli sotto i 16 anni a scuola.

Il Gruppo di coordinamento per le emergenze sanitarie di San Marino ha reso noto l’aggiornamento dei dati sull’infezione da nuovo coronavirus COVID-19. Ad oggi sono 199 i casi positivi (+7), di cui 49 ricoverati all’Ospedale di San Marino (14 in Rianimazione con sintomatologia severa, 7 femmine e 7 maschi, 35 nelle degenze di isolamento predisposte con sintomi moderati, 17 maschi e 18 femmine) e 150 in isolamento a domicilio (femmine 72, maschi 78); 32 decessi; 35 guariti (+8); 96 dimessi a domicilio per migliorate condizioni cliniche; 418 quarantene domiciliari sui contatti stretti compresa la rete familiare, amicale e personale sanitario (372 laici, 39 sanitari, 7 Forze dell’Ordine); 813 quarantene terminate; Totale quarantene attivate: 1231.

Sono 28 i nuovi casi di contagio di Coronavirus in Albania. E’ quanto riferito dall’Istituto di sanita’ pubblico, secondo cui sono 361 i contagi totali, di cui 20 sono deceduti. Sono invece 104 le persone che si sono riprese dall’infezione. Nonostante siano in atto misure restrittive molto severe, la polizia e l’esercito hanno comminato pesanti sanzioni nei confronti di alcuni cittadini che hanno violato le regole. Si sono registrati, infatti, alcuni casi di persone individuate mentre bevevano degli alcolici all’aperto o altre che, per partecipare a una cerimonia funebre, hanno di fatto provocato un assembramento, una delle specifiche che favorisce il contagio.

E’ salito a 15 il numero di vittime di Coronavirus in Croazia. Lo ha detto il ministro della Sanita’ Vili Beros durante un briefing del governo, specificando che “nelle ultime 24 ore sono stati identificati 56 nuovi casi positivi, mentre il numero totale di contagi ha raggiunto quota 1.182”. Secondo il ministero della Salute croato, tra i 26 bambini malati di eta’ inferiore ai dieci anni, il piu’ giovane ha quattri mesi. L’eta’ media dei croati affetti da Coronavirus e’ di 48,19 anni.

In Serbia nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 284 casi di Coronavirus e sette decessi legati al Covid-19, con i totali saliti rispettivamente a 1.908 e 51. Nel darne notizia le autorita’ sanitarie hanno precisato che 1.082 pazienti sono ricoverati in ospedale, dei quali 98 sono in terapia intensiva. Commentando gli ultimi dati, l’epidemiologo Predrag Kon ha detto ai giornalisti che finora in Serbia sono stati effettuati in tutto 7.360 test, 959 nelle ultime 24 ore. Delle ultime sette vittime, cinque erano uomini e due donne, la loro eta’ media era di 64,2 anni, tutti avevano altre malattie pregresse. La maggiore incidenza di morte, ha osservato lo specialista, ha riguardato finora la fascia di eta’ fra 60 e 69 anni (37,2%), mentre tra 70 e 79 anni l’incidenza e’ stata del 19,6%, tra 40 e 49 anni del 17,6%, oltre gli 80 anni del 15,6%. Il 76,4% delle vittime erano uomini, il 23,5% donne. Per lo specialista, l’epidemia nel Paese e’ ancora in fase ascendente e per questo e’ assolutamente necessario attenersi alle restrizioni imposte ed evitare i contatti. Nel fine settimana il coprifuoco che vige ogni giorno dalle 17 alle 5 viene esteso dalle 13 del sabato alle 5 del lunedi’. Le autorita’ non hanno escluso un coprifuoco totale di 24 ore per limitare ulteriormente le occasioni di contatto. Intanto, i militari russi giunti negli ultimi due giorni unitamente agli aiuti medico-sanitari inviati da Mosca hanno cominciato oggi le operazioni di disinfezione di ospedali, case di cura e altri edifici sensibili a Belgrado e altre localita’ del Paese.

sloveniaVicino a quota mille il numero dei contagi in Slovenia, per la precisione 997, dopo venti nuovi casi accertati nelle ultime ore, mentre altri sei decessi hanno portato il totale a 28. In Macedonia del Nord i nuovi contagi sono stati 72 con il totale salito a 555, mentre i decessi sono saliti a 18 dopo un’altra vittima avutasi nella notte. Sei i nuovi contagi nel Montenegro, dove i casi di Coronavirus sono ora 203, due i morti finora. In Bosnia-Erzegovina i contagi sono complessivamente 624 nelle due entita’ (Republika Srpska e Federazione croato-musulmana) e 21 i decessi, mentre in Kosovo otto nuovi casi hanno portato il totale a 140, con un solo decesso finora. Sono 27 i casi registratisi fra la popolazione serba del Kosovo.

Anche l’Etiopia, attraverso un tweet della ministra della salute Lia Tadesse, annuncia la sua prima vittima del Coronavirus. “Con il piu’ grande rammarico, annuncio la prima morte di un paziente di Covid-19 in Etiopia”, ha scritto la ministra, aggiungendo che “il paziente che si trovava in condizioni critiche dopo essere stato ricoverato all’ospedale di Eka Kotebe, era in terapia intensiva e sotto stretto controllo medico. Le mie piu’ sincere condoglianze alla sua famiglia e ai suoi propri cari”. L’Etiopia, secondo il conteggio della John Hopkins University, ha registrato finora 43 casi di Covid-19.

Il ministero della Salute di Singapore ha confermato altri 120 casi di coronavirus. Il numero di nuovi casi e’ un aumento del 60 per cento rispetto ai 75 segnalati ieri, che era il maggiore aumento mai registrato. Singapore ha riportato un totale di 1.309 infezioni e ha subito sei morti per la pandemia globale.

giapponeIl numero di decessi per coronavirus in Giappone ha superato i cento, secondo i dati forniti dalle amministrazioni locali. L’agenzia di stampa “Kyodo” ha riferito che alle 22:00 ora locale (13:00 ora italiana), 308 nuovi casi Covid-19 sono stati confermati in tutto il paese nelle precedenti 24 ore. Il numero complessivo di pazienti e’ ora 4.519, inclusi 712 passeggeri della nave da crociera Diamond Princess. Il numero piu’ alto di casi Covid-19 — 1.034 pazienti ⁠— e’ stato confermato nella capitale di Tokyo. Nella prefettura di Osaka, 408 persone avevano contratto il virus. Il numero di vittime e’ ammontato a 104. A partire da venerdi’, il Giappone ha vietato tutti gli arrivi stranieri da un elenco di 73 paesi, inclusi gli Stati Uniti, la maggior parte degli Stati membri dell’Ue, la Cina e la Corea del Sud. Anche agli stranieri con una storia di viaggio in questi paesi negli ultimi 14 giorni e’ vietato l’ingresso in Giappone.

Il numero di casi di Coronavirus in Pakistan ha raggiunto oggi quota 3.118, mentre il bilancio delle vittime e’ di 45, hanno reso noto fonti ufficiali. Il numero di casi positivi e’ aumentato in particolare poiche’ la provincia orientale del Punjab ha confermato 184 nuovi casi nelle ultime 24 ore. E’ il piu’ grande salto in 24 ore nella provincia, dove il numero totale ha raggiunto 1.380. Su un totale di 3.118 pazienti in Pakistan, 14 sono in condizioni critiche, mentre altri 170 sono guariti.

Altri due cittadini azerbaigiani affetti da Coronavirus sono morti oggi. E’ quanto riferito dalla task force che opera sotto l’egida del Consiglio dei ministri. Una delle vittime e’ un uomo nato nel 1931 ed era affetto da diabete, mentre l’altro era nato nel 1956 e aveva vari problemi cardiaci. Con questi due casi le vittime del contagio in Azerbaigian salgono a sette.

iranLe attivita’ economiche a basso rischio in Iran potranno ripartire dal prossimo sabato, l’11 aprile, sotto la supervisione del ministero della Salute. Lo ha annunciato il presidente iraniano Hassan Rouhani citato dall’Irna, che ha cosi’ aggiornato le misure prese per contrastare la diffusione del Coronavirus, precisando che a Teheran tali attivita’ non ripartiranno invece prima del 18 aprila. Data quest’ultima in cui potranno riprendere in tutto il paese alcune attivita’ a piu’ alto rischio, come scuole e universita’, attivita’ sociali, culturali e sportive, anche raduni religiosi. Il presidente iraniano ha inoltre reso noto che a partire da sabato i due terzi dei dipendenti governativi tornera’ a lavorare, mentre il divieto di viaggiare fra citta’, fissato fino all’8 aprile, viene esteso al 18.

Il numero dei contagi da Coronavirus in America latina ha superato nelle ultime ore quota 30.000, mentre le vittime sono oltre 1.000. Secondo dati elaborati dall’ANSA, i contagiati in 34 nazioni e territori latinoamericani hanno raggiunto quota 30.388, fra cui vi sono 1.083 morti. Si tratta di una curva decisamente in ascesa, visto che il precedente rilevamento di appena quattro giorni fa indicava 20.269 contagiati da Covid-19 e 538 morti. Quasi un terzo dei casi e dei deceduti riguarda il Brasile (10.278 e 445). Da segnalare che a Brasilia e’ in corso un braccio di ferro sulle strategie di prevenzione e contrasto del virus fra il presidente Jair Bolsonaro e il ministro della Sanita’, Luiz Henrique Mandetta. Al secondo posto per numero di contagiati si trova il Cile (4.161) che, in proporzione, presenta tuttavia un numero di deceduti abbastanza contenuto (27). Al terzo si situa l’Ecuador (3.465 casi e 172 decessi), dove la situazione non sembra totalmente sotto il controllo delle autorita’ sanitarie locali. E’ questo il Paese latinoamericano che ha piu’ contagiati e vittime rispetto alla popolazione, con inoltre una emergenza chiara nella provincia di Guayas e nel suo capoluogo, Guayaquil, dove i media riferiscono storie di orrore per l’abbandono di cadaveri nelle strade. Nel complesso sono nove i Paesi che ad oggi sono abbondantemente sopra i 1.000 contagi. Ai tre principali menzionati seguono altri sei: Panama (1.801), Peru’ (1.746), Messico (1.688), Repubblica Dominicana (1.488), Argentina (1.451) e Colombia (1.406). Un successivo gruppo e’ invece composto da nove Nazioni e territori che hanno piu’ di 100 casi confermati di contagio: Costa Rica (435), Uruguay (400), Cuba (288), Honduras (268), Bolivia (157), Venezuela (155), Martinica (145), Paraguay (104) e Trinidad e Tobago (103).

Il governo dell’Ecuador ha iniziato a conservare i corpi delle vittime del coronavirus in gigantesche celle frigorifere mentre centinaia di morti nella citta’ di Guayaquil, il centro dello scoppio dell’epidemia nel paese, hanno gia’ riempito obitorio e ospedali. L’Ecuador ha confermato 318 morti per il virus, uno dei numeri piu’ alti in America latina. Ma il presidente Lenin Moreno ha dichiarato questa settimana che la cifra reale era piu’ alta poiche’ le autorita’ stavano registrando piu’ di cento corpi al giorno. Secondo il sindaco di Guayaquil, Cynthia Viteri, il governo ha predisposto tre container, il piu’ grande di circa 12 metri, negli ospedali pubblici per preservare i corpi. Finora 150 vittime sono state sepolte in un cimitero privato nella citta’ portuale.

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