Coronavirus, il sindaco di Napoli De Magistris: “La Asl fa pochi tamponi, le ambulanze non arrivano e quelle private costano anche mille euro”

''Si sono persi mesi incredibili ed è ancor più grave che per molto tempo c'è stata una narrazione distonica dei posti letto disponibili rispetto alla realtà"
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Sono d’accordo con il Presidente della Repubblica che oggi, parlando a tutti i sindaci, ha fatto appello alla coesione istituzionale”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, intervenuto a “Stasera Italia” su Rete 4. “Coesione istituzionale – ha aggiunto de Magistris – non significa ovviamente pensiero unico, anzi meno male che abbiamo detto delle verità sulla sanità in Campania che ci fanno anche molto male, ma che finalmente hanno aperto gli occhi su quello che sta accadendo. Se finalmente si sono prese misure adeguate è perché anche io ho provato a dare voce ai tanti medici a cui veniva messo il bavaglio, a tante persone che venivano intimidite. C’è bisogno di coesione istituzionale, ma anche di verità e di coraggio“.

C’e’ bisogno di medici e infermieri ma c’e’ anche un tema di accesso alle cure. La Asl fa pochi tamponi e quelli dai privati costano tra i 60 e i 100 euro, le ambulanze non arrivano, si puo’ aspettare anche un’ora e se si chiama un’ambulanza privata puo’ arrivare a costare anche mille euro’, ha detto De Magistris in relazione alla situazione sanitaria in Campania. Nel sottolineare che medici, infermieri e personale del 118 ‘‘fanno un lavoro incredibile”, ha affermato: ”Si sono persi mesi incredibili ed e’ ancor piu’ grave che per molto tempo c’e’ stata una narrazione distonica dei posti letto disponibili rispetto alla realta’ che vedevamo ogni giorno. Ora si fa una corsa contro il tempo per salvaguardare la salute di tutti”.

de magistris napoliNapoli di questi tempi rischia di essere una polveriera, ci sono misure economiche del Governo che arrivano con ritardo e ci sono persone che hanno problemi economici sempre più gravi a 9 mesi dall’inizio della pandemia“. De Magistris ricorda di aver fatto al Governo “tante richieste concrete“, ma “quello che serve adesso – ha sottolineato – è innanzitutto una misura che fu adottata con un certo successo a marzo: un’ordinanza di protezione civile con cui si immette liquidità nei conti correnti dei Comuni d’Italia per arrivare alle persone più fragili e povere. Questo ha un’efficacia immediata, l’abbiamo visto a marzo, è servita per evitare le corse ai supermercati, l’ansia. C’è bisogno di liquidità immediata e poi c’è bisogno di lavorare insieme, a stretto contatto, sia per recuperare il tempo perduto sul piano sanitario, sia per evitare che l’esasperazione sociale diventi conflitto, che il conflitto diventi ordine pubblico e che dove non arriva lo Stato arrivi qualcun altro. Questo sarebbe anche un tema democratico che a mio avviso in questo momento è molto sottovalutato nel Paese“, ha concluso il sindaco di Napoli.

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