Coronavirus, ecco come riapre l’Italia: i nuovi colori delle Regioni da Lunedì 26 Aprile, 14 passano in “zona gialla”

Coronavirus, le ultime indiscrezioni dal Ministero della Salute sui nuovi colori delle Regioni per le riaperture dell'Italia da Lunedì 26 Aprile
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L’Italia riapre da Lunedì 26 Aprile: tornano le “zone gialle” in cui sono consentiti liberamente, senza alcun pass nè autocertificazione, gli spostamenti anche al di fuori della propria Regione. Sarà possibile, quindi, spostarsi liberamente, ad esempio, da Roma a Milano, da Napoli a Bologna, da Firenze a Venezia, da Trieste a Genova, da Torino a Perugia, da Ancona a Pescara, da Salerno a Parma, da Verona a Grosseto, da Latina a Savona, da Caserta a Brescia, da Udine a Padova. Sempre nelle zone gialle riaprono tutti i locali della ristorazione che potranno servire nei tavoli all’aperto dalle 5 alle 22, riaprono cinema, musei e teatri, si può tornare a praticare sport anche di contatto (come il calcetto). Restano maggiori limitazioni per le zone arancioni e rosse, dove si consente ogni tipo di spostamento anche al di fuori del territorio Regionale ma, in questo caso, solo con il “pass verde” rilasciato a chi è vaccinato (con entrambe le dosi), a chi è guarito o a chi fa un tampone molecolare o antigenico rapido con risultato negativo. Riaprono anche le università di presenza (sia in zona gialla che in zona arancione) e aumenta la percentuale di didattica in presenza nelle scuole superiori, fino al 75% in zona gialla e arancione.

Le limitazioni più stringenti rimangono solo per le zone rosse, ma da Lunedì 26 in Italia l’unica Regione in rosso sarà la Sardegna, “punita” per la terza settimana consecutiva nonostante non abbia alcuna criticità ospedaliera e negli ultimi giorni ha già visto un sensibile miglioramento della situazione con un netto calo della curva del contagio e un crollo dell’indice Rt. Una decisione controversa e discutibile che sembra una sorta di rivendicazione nei confronti della Regione che a Marzo aveva assaporato la “zona bianca” e adesso deve essere per questo considerata l’isola del Covid, quando in realtà non è così e quelle riaperture non hanno affatto influito sulla curva epidemiologica.

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Le uniche altre Regioni in arancione saranno la Valle d’Aosta e quelle del Sud: Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia. Certo il passaggio in giallo di tutto il resto d’Italia: Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, AbruzzoMolise e Campania, tutte aree che hanno alle spalle il momento peggiore della pandemia, tutti gli indicatori sono fortemente in calo e da Lunedì ritroveranno molte libertà fin qui negate per troppo tempo. Gli italiani che da Lunedì saranno in zona gialla sono 47 milioni, mentre 11 milioni saranno in zona arancione e il milione e mezzo di sardi in zona rossa.

Se la situazione continuerà a migliorare, Lunedì 3 Maggio passeranno in zona gialla anche le Regioni del Sud e in zona arancione la Sardegna, che in realtà ha indicatori da arancione ancora oggi.

Il nuovo decreto del Governo ha anche confermato la “zona bianca“: le Regioni che la conquisteranno vedranno riaperture totali, compresa la fine del coprifuoco.

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