Alluvione Sardegna, il sindaco di Uras a MeteoWeb: “l’acqua non deve più entrare nel nostro paese! E non dimenticateci”

  • Il gagliardo ed energico Sindaco di Uras, Gerardo Casciu, al lavoro nel suo ufficio del Palazzo Comunale. Il problema fondamentale sotto l’aspetto idrogeologico risulta far confluire le acque lontano dal centro urbano del paese, rimasto gravemente alluvionato il 18 novembre scorso (foto G. Petrucci)
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Alluvione Sardegna 02Continua il reportage di MeteoWeb dalla Sardegna alluvionata. Il nostro inviato sull’isola, il geologo Giampiero Petrucci, ha intervistato Gerardo Casciu, Sindaco di Uras, uno dei paesi più colpiti dall’alluvione del 18 novembre scorso. A 52 giorni dal tragico evento, la situazione è ancora complicata, soprattutto a causa della mancanza di fondi.

Signor Sindaco, quale è la situazione ad Uras, a 52 giorni dall’alluvione?

Ancora difficile. A livello di infrastrutture siamo tuttora in emergenza. I tecnici stanno studiando le varie soluzioni ma in pratica non è stato fatto niente per ripristinare la viabilità rurale: le nostre campagne sono distrutte, gli accessi ai poderi difficili. L’alluvione ha dilavato la coltre fertile del terreno, circa 30-40 cm. La nostra economia è prettamente agro-pastorale: le aziende si trovano in grave difficoltà, possiamo parlare di mancato reddito per diversi anni. Gli edifici che hanno subìto danni sono 290. Abbiamo stimato danni per 10-12 milioni di euro, un’enormità se consideriamo che il nostro paese possiede circa tremila abitanti“.

Alluvione Sardegna 04Una vera catastrofe. Ma in mezzo alla tragedia avete ricevuto anche molta solidarietà

Sì, verissimo. La solidarietà è stata un raggio di sole nel buio del disastro. Riceviamo tuttora aiuti economici da ogni parte d’Italia: grazie a tutti. Questo ci conforta molto perché, essendo un piccolo Comune, abbiamo paura di essere dimenticati presto. Colgo l’occasione per ricordare che sul sito web del nostro Comune (www.comune.uras.or.it) sono ancora presenti le informazioni per fornire eventuali donazioni che saranno impiegate per l’acquisto ed il ripristino de beni perduti. Come lei stesso ha potuto vedere, anche stamattina abbiamo ricevuto aiuti e stiamo continuando a distribuire elettrodomestici (vero, ndr)“.

Alluvione Sardegna 05Torniamo a quel fatidico 18 novembre 2013. Cosa non ha funzionato quel giorno?

Non ho mai fatto polemiche né sollevato critiche e non ho intenzione di farlo adesso. Però posso dire che gli avvisi della Protezione Civile dovrebbero essere più precisi e specifici. Non possiamo evacuare interi paesi ogni volta che arriva un’allerta meteo. Soprattutto, è necessario che ognuno rispetti e ritrovi la propria competenza. Il piano di Protezione Civile relativo al rischio idrogeologico è datato 2010, ma per Uras il rischio massimo è confinato alla zona pedemontana mentre nel centro urbano non è segnalato niente. Invece proprio il centro urbano è risultato il più colpito dall’esondazione: questo a dimostrazione che i due rii che attraversano il nostro paese, Craccheras e Tamis, non sono in grado di sostenere e di smaltire eventi piovosi di natura sì eccezionale ma che comunque, come abbiamo visto, possono verificarsi. L’acqua non deve più entrare nel nostro paese!“.

Alluvione Sardegna 03A questo proposito cosa chiedete?

Che venga sviluppato un apposito piano idrogeologico, con risanamento e deviazione dei corsi fluviali, rivedendo dunque totalmente la canalizzazione delle acque che cadono nel nostro bacino imbrifero. Sistemare i monconi e gli argini distrutti del Rio Tamis e del Rio Craccheras nel centro abitato. Rivedere le altezze degli argini nel cosiddetto “canale delle acque alte” ed altro ancora. In poche parole, creare le condizioni idrogeologiche per cui l’abitato di Uras non sia più soggetto ad esondazione. Nello stesso tempo, la priorità principale rimane risollevare la nostra economia agro-pastorale, letteralmente in ginocchio“.

Alluvione Sardegna 01I cosiddetti “geologi volontari” sardi si stanno attivamente occupando della stima dei danni ad Uras (e non solo) nonchè della valutazione del rischio idrogeologico residuo. Inoltre sono allo studio varie ipotesi di monitoraggio idrogeologico e salvaguardia del territorio. Lei cosa ne pensa?

Bene, ottimo. Concordo totalmente su questa linea. Mi dicono che Uras potrebbe essere preso come riferimento per un’attenta valutazione dei fatti, la revisione del rischio idrogeologico sul territorio ed un eventuale progetto-pilota di monitoraggio idrogeologico. Siamo a disposizione“.

Il gagliardo ed energico Sindaco di Uras, Gerardo Casciu, al lavoro nel suo ufficio del Palazzo Comunale. Il problema fondamentale sotto l’aspetto idrogeologico risulta far confluire le acque lontano dal centro urbano del paese, rimasto gravemente alluvionato il 18 novembre scorso (foto G. Petrucci)
Il gagliardo ed energico Sindaco di Uras, Gerardo Casciu, al lavoro nel suo ufficio del Palazzo Comunale. Il problema fondamentale sotto l’aspetto idrogeologico risulta far confluire le acque lontano dal centro urbano del paese, rimasto gravemente alluvionato il 18 novembre scorso (foto G. Petrucci)

Ed alle istituzioni cosa chiedete dal punto di vista economico?

Soltanto una cosa: che arrivi, prima possibile, ciò che abbiamo richiesto da tempo, per l’esattezza già il 27 novembre, alla Presidenza della Giunta Regionale Sarda. In particolare, l’esenzione o l’allentamento del Patto di Stabilità. A tutt’oggi non abbiamo visto un euro e, per quanto ne so, questo è un problema di molti dei Comuni colpiti. Abbiamo bisogno dei fondi per ripristinare e salvaguardare il nostro paese. Dalla Regione non è arrivato niente, a questo punto speriamo nell’Unione Europea“.

La situazione effettivamente è grave. Ma i sardi sono gente tosta, che non si arrende

Verissimo e noi non ci arrenderemo mai. Però non si deve parlare solo dei grandi e dimenticare i piccoli. In diverse occasioni si sente parlare soprattutto di Olbia, come se l’alluvione avesse colpito soltanto là. In tv talora si parla di Olbia e compaiono le immagini di Uras. Invece, ci siamo anche noi. Vogliamo esistere ed esisteremo. Continuerò sempre a chiedere attenzione per i diritti dei miei concittadini. Faremo di tutto per non essere dimenticati“.

Si ringrazia Simone Meloni per aver fornito le foto qui pubblicate relative all’alluvione del 18 novembre 2013 e l’Ufficio Tecnico del Comune di Uras per la gentile collaborazione.

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