Sei anni passati sognando, oggi al Maxxi si dorme davanti ad un’opera d’arte

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In una vita media, circa sei anni vengono trascorsi sognando ed il sogno ha tanto importanza.  A sottolinearlo e’ il neochirurgo Giulio Maira che, in occasione della tavola rotonda ‘Sonno e sogni: il cervello dopo mezzanotte’, ha annunciato un originale esperimento: stanotte un gruppo di 20 persone dormira’ al museo Maxxi di Roma, davanti ad un’opera d’arte, per poi parlare la mattina seguente con degli esperti delle sensazioni ed emozioni provate e di quali benefici abbia apportato alla mente l’atmosfera del museo e di come abbia influito sulla qualita’ del sonno e sui sogni.

I partecipanti “dormiranno vicino ad un’opera d’arte che verra’ sorteggiata questa sera stessa e saranno monitorati con dei particolari braccialetti per la rilevazione delle fasi del sonno“. L’obiettivo è quello di studiare il connubio tra cervello e arte e l’influenza che la bellezza artistica ha a livello celebrare durante la fase del sonno. Ogni uomo, ha spiegato Maira, professore di neurochirurgia presso l’Humanitas di Milano, “passa infatti un terzo della propria vita dormendo e il sogno costituisce un elemento fondamentale del suo ciclo del sonno. Circa due ore di ogni nostro sonno notturno sono infatti occupate dai sogni, che durano dai 5 ai 25 minuti ciascuno: cio’ vuol dire che, appunto, in una vita media ben sei anni sono impiegati sognando“. Il sogno e’ “importante – chiarisce il neurochirurgo – perche’ quando sogniamo, l’individuo organizza la propria memoria, determinando correlazioni tra i fatti, e sognare permette di organizzare ‘pulire’ la memoria anche se al mattino non ricordiamo i sogni fatti“.

Per questo, e’ il consiglio dell’esperto, “dormire e’ importante, e bisognerebbe riposare dalle 5 alle 8 ore a notte. Un periodo inferiore – avverte – puo’ infatti compromettere alcune funzioni celebrali“.

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