Brexit: ecco le 7 conseguenze dell’uscita del Regno Unito dall’UE

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Che risiedano nel Regno Unito o in un altro Paese dell’Unione Europea, la vita quotidiana dei cittadini britannici cambierà a causa dell’uscita del Paese dall’Unione Europea. Ecco una ‘panoramica’ dei principali cambiamenti dopo la Brexit.

VISTI – Effetti sulla libertà di spostamento dei cittadini britannici negli altri Paesi dell’Unione Europea: finora un semplice documento di identità bastava per muoversi all’interno dello spazio Schengen (nonostante il Regno Unito non ne fosse membro), ma ora i cittadini britannici dovranno chiedere un visto in caso di viaggio in Europa.

VIAGGI – La svalutazione della sterlina sull’euro ridurrà il potere d’acquisto: le famiglie britanniche dovranno pagare più, anche in conseguenza degli accordi comunitari che permettono a ogni compagnia europea di operare senza limiti di frequenza, capacità o prezzo nello spazio aereo europeo. Si ricordi che le tariffe dei telefoni cellulari sono state ‘armonizzate’ su scala europea, senza tralasciare le norme europee che consentono di ottenere un risarcimento finanziario in caso di ritardo o annullamento di un volo.

SANITA’ – Un altro problema riguarda la copertura medica dei britannici che vivono all’estero: in Francia ad esempio, beneficiano del sistema sanitario nazionale, pagato dalla Sanità pubblica britannica, in base ad un accordo bilaterale. Allo stesso modo, potrebbe essere richiesto un permesso di lavoro per i britannici che lavorano nell’Unione Europea.

LAVORO – E’ probabile una delocalizzazione di numerosi impieghi, in particolare per quel che riguarda le grandi banche (Morgan Stanley ha previsto il trasferimento di 1.000 persone su 6.000 dal Regno Unito verso l’Unione Europea, mentre Goldman Sachs ne dovrebbe trasferire almeno 1.600). Effetti ancora più pesanti per gli oltre 1,3 milioni di britannici che risiedono negli altri Paesi europei, tra cui Spagna (319.000), Irlanda (249.000), Francia (171.000) o Germania (100.000).

PENSIONI – I pensionati potrebbero vedere il valore delle proprie pensioni calare e questo potrebbe inoltre compromettere gli investimenti immobiliari nel Paese d’adozione.

GEOGRAFIA – L’uscita dall’Ue del Regno Unito potrebbe rendere problematiche le relazioni con i vicini: la Spagna potrebbe chiudere la frontiera con Gibilterra, dove vivono 33mila britannici. Si potrebbe inoltre creare una frontiera tra Irlanda del Nord e Irlanda, rendendo difficoltosa la circolazione giornaliera di migliaia di persone.

EUROCRATI – Il destino professionale di migliaia di funzionari britannici che lavorano per le istituzioni europee, in particolare a Bruxelles, sembra più incerto che mai.

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