Allerta Mari e Venti: maestrale e tramontana impetuosi, mareggiate al Centro/Sud da giovedì a domenica

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Allerta Mari e Venti – Il caldo e l’afa di questi giorni fortunatamente stanno per essere spazzati via. Come ampiamente previsto nei giorni scorsi il flusso perturbato principale che scorre sopra l’Europa centro-occidentale comincerà pesantemente ad ondularsi, a seguito di un rialzo dei valori di geopotenziale sull’area atlantica, che imprimerà una certa spinta meridiana dell’alta pressione delle Azzorre, in direzione delle coste meridionali irlandesi, con massimi barici di oltre i 1030 hpa posizionati in pieno Atlantico. Al contempo l’inasprimento del “gradiente di geopotenziale” e del “gradiente termico orizzontale” sul nord Atlantico, causato da questo aumento del geopotenziale sul medio-alto Atlantico, provocherà una notevole accelerazione del ramo principale del “getto polare” che scorrendo lungo il bordo più settentrionale della struttura anticiclonica oceanica, dopo averla aggirata, con un “Jet Streak” (massimi di velocità del “getto”), si fionderà sopra le Isole Britanniche e la Francia, con un ampio ramo meridianizzato che raggiungerà importanti velocità notevolissime alla quota isobarica dei 250 hpa.

Prognose_20160712L’affondo del ramo discendente del “getto polare” andrà ad alimentare lo sviluppo di una profonda saccatura, riempita da aria piuttosto fredda in quota, sub-polare marittima, in grado di destabilizzare l’intera colonna d’aria durante l’ingresso sul bacino centrale del mar Mediterraneo. Proprio grazie all’alimentazione diretta di questo ramo discendente del “getto polare” presente al traverso della Francia e della Germania, che oltre ad allungarla verso le latitudini mediterranee la riempirà di aria piuttosto fredda in quota, la saccatura sopra descritta nel corso della giornata di lunedì dovrebbe riuscire a penetrare sul bacino centrale del Mediterraneo, interessando direttamente le nostre regioni che vedrebbero un aumento della nuvolosità e l’acuirsi dell’instabilità per l’inasprimento del “gradiente termico verticale” e la presenza di un consistente “forcing” dinamico, indotto dalla rotazione ciclonica della stessa.

wind10m_H_web_39L’affondo dell’onda ciclonica, guidato dalla meridianizzazione del “getto polare”, avrà come primo effetto quello di schiacciare verso l’entroterra desertico libico il modesto anticiclone sub-tropicale che in questi giorni si è affacciato sul Mediterraneo. Ma nel frattempo, più ad ovest, la traslazione verso levante dell’anticiclone oceanico accelererà il processo di “CUT-OFF” della saccatura nel suo bordo più meridionale. Quest’ultima, entrando in fase di “stretching”, agevolerà l’incubazione di un minimo depressionario relativo, con annessa goccia fredda in quota, con isoterme, sui -16°C -17°C a 500 hpa che nel corso della giornata di venerdì sì isolerà a ridosso dell’Italia centro-meridionale.

Previsioni Meteo 15 e 16 luglio 2016Aria sufficientemente fredda nella media troposfera da innescare intense turbolenze nei medi e bassi strati, favorendo lo sviluppo di nubi cumuliformi piuttosto imponenti che daranno la stura a rovesci e forti temporali che coinvolgeranno a macchia di leopardo gran parte delle nostre regioni, dapprima quelle del centro-nord. Mentre nel pomeriggio di venerdì il maltempo si estenderà anche al meridione, con precipitazioni sparse, a prevalente sfogo temporalesco, in dirittura di arrivo sulle regioni meridionali e sulla Sicilia settentrionale.

notte tra mercoledì e giovedì primi forti ventiMa oltre al maltempo, alle piogge e ai temporali, l’affondo di questa saccatura sui mari che circondano la nostra penisola produrrà un significativo rinforzo della ventilazione settentrionale sui mari che circondano l’Italia, per l’inspessimento del “gradiente barico orizzontale” fra Mediterraneo centrale ed Europa centro-occidentale. L’inspessimento delle isobare, acuito da un ulteriore spinta zonale dell’alta pressione delle Azzorre in direzione delle Isole Britanniche, determinerà un rinforzo dei venti da NO sul mar di Corsica, mar di Sardegna, Canale di Sardegna e Canale di Sicilia, come sul basso Tirreno.

PPVK89Ma l’ulteriore espansione del promontorio anticiclonico oceanico fino alle Isole Britanniche e all’Europa centrale, poco a nord delle Alpi, rischierà di comprimere ulteriormente il già fitto “gradiente barico orizzontale” fra Europa centro-settentrionale e bacino centrale del Mediterraneo. Difatti l’isolamento di un minimo depressionario relativo sul lato meridionale del cuneo dell’anticiclone delle Azzorre sul nord Atlantico, favorirà le condizioni sinottiche adatte per l’attivazione di forti venti dai quadranti settentrionali che spazzeranno gran parte dell’Italia, ed in modo particolare l’Adriatico centro-settentrionale e il Tirreno centro-meridionale.

analyzaSarà proprio questa spinta anticiclonica verso levante a spalancare le porte dei freddi venti di maestrale, tramontana e bora che a partire dal pomeriggio di domani, ed in modo particolare giovedì 14 Luglio, spazzeranno buona parte del nostro territorio nazionale, arrivando a lambire la soglia d’attenzione, con locali e temporanei rinforzi fino a forza 7 Beaufort, dapprima solo su mar di Corsica, mar di Sardegna e Tirreno centrale occidentale, in successiva estensione giovedì al Tirreno centro-meridionale e nella giornata di venerdì pure all’Adriatico centro-settentrionale.

wind10m_H_web_48I venti settentrionali cominceranno a rinforzare sensibilmente a partire dal tardo pomeriggio e dalla serata di domani, non appena le masse d’aria fresche di origine nord atlantica, dopo aver raggiunto la Francia, cominceranno pian piano a sfondare dalla valle del Rodano, sotto forma di intensi venti di “mistral” che si propagheranno molto rapidamente al mar di Corsica e mar di Sardegna. La ventilazione settentrionale però si rinforzerà ulteriormente a partire dalla giornata di giovedì, allorquando sulle nostre regioni centro-meridionali si isolerà un minimo barico relativo che slitterà rapidamente in direzione del basso Adriatico, contrapponendosi più ad ovest al promontorio anticiclonico delle Azzorre.

Le raffiche di bora attese sull’Adriatico centro-settentrionale

Tale importante manovra barica, piuttosto inconsueta per Luglio, produrrà un sensibile rinforzo dei venti da NNE e da Nord sull’alto Adriatico, con l’inserimento di raffiche di bora molto forti lungo il l’Istria e le coste della Dalmazia settentrionale, in discesa dai valichi naturali delle Alpi Dinariche. Il minimo depressionario italico, difatti, con tale assetto sarà capace di aspirare masse d’aria piuttosto miti temperate continentalizzate, che dal sud dell’Ucraina e dalla Romania si spingeranno verso i rilievi dell’altopiano del Carso e le Alpi orientali.

swh_H_web_39Dopo aver aggirato le Alpi Dinariche la ventilazione orientale che si attiverà sul bordo meridionale del promontorio anticiclonico oceanico, disteso verso l’Europa centrale, s’incanalerà lungo i bassi valichi dei monti del Carso e delle Alpi Dinariche, per traboccare con furiosi deflussi (raffiche di caduta molto turbolenti) verso le coste adriatiche, il breve tratto costiero sloveno e le coste dalmate. Gli effetti della bora, a causa del fitto “gradiente barico orizzontale” disteso fra alto Adriatico e Alpi Dinariche, nella mattinata di venerdì si avvertirà distintamente fin sulle coste di Marche, Abruzzo e Molise, dove giungeranno raffiche da Nord N-NE, fino a 60-70 km/h, ma con picchi localmente superiori nei punti meglio esposti di Marche e Molise.

Questi sostenuti, a tratti intensi, venti da N-NE e Nord, superando molto rapidamente l’Appennino si verseranno sulle coste del Lazio e della Campania, sotto forma di tese raffiche di grecale e tramontana che si propagheranno molto rapidamente al medio-basso Tirreno, tramutandosi in sostenuti, a tratti anche intensi, venti da NO che nella serata di venerdì si spingeranno in direzione della Sicilia e del mar Ionio, con raffiche che potranno lambire la soglia dei 60-70 km/h nei tratti costieri maggiormente esposti. Questi sostenuti venti dai quadranti settentrionali produrranno anche un significativo incremento del moto ondoso su tutti i bacini, che da mossi tenderanno a divenire molto mossi.

mareggiata torre lapillo4Addirittura, nel corso della notte fra domani e giovedì, alcuni mari, come il mar di Corsica e il mar di Sardegna, potranno divenire agitati a largo, con lo sviluppo di onde di “mare vivo” alte più di 3.5 metri sul basso Tirreno, e di oltre i 2.5 metri sull’Adriatico centrale venerdì, con un moto ondoso piuttosto sostenuto, in grado di causare non pochi danni agli stabilimenti balneari presenti lungo la costa marchigiana, abruzzese e molisana, fino a sud di Termoli.

mareggiata bagnara (1)Le onde che si formeranno sul basso Tirreno, nel corso della giornata di venerdì, andranno a rompersi lungo le coste della Sicilia settentrionale e della bassa Calabria tirrenica, producendo su queste deboli mareggiate e risacche piuttosto intense. L’intenso moto ondoso potrà produrre danni e disagi sui litorali del palermitano, messinese e reggino tirrenico, particolarmente vulnerabili al fenomeno dell’erosione costiera. Date le pessime condizioni meteo/marine su quasi tutti i nostri bacini è severamente sconsigliata la balneazione e qualsiasi tipo di attività da diporto.

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