“I Comuni dell’Ascolano colpiti dal sisma devono restare uniti per superare l’emergenza post-sisma. I campanilismi che stanno emergendo tra paese e paese non aiutano ad affrontare la crisi, e a far partire la ricostruzione e oltre che a facilitare la ripresa della vita collettiva nelle zone più danneggiate.” Lo afferma il vicesindaco di Acquasanta Terme, Luigi Capriotti dopo la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, avvenuta questa mattina nel Piceno. “Alcuni Comuni devono abbandonare certi comportamenti che non fanno bene al territorio – sostiene Capriotti. In una fase difficile come quella che i paesi montani dell’Ascolano stano attraversando, e’ necessario lasciare da parte le divisioni fra zona e zona e anzi puntare a fare insieme squadra per ottenere i risultati che servono davvero alle nostre popolazioni e alle attivita’ economiche fortemente penalizzate dai danni causati dal Terremoto. Il nostro Comune lavorera’ per questo, nell’interesse della sua gente .”
Acquasanta Terme, centro abitato con ben 54 frazioni sparse in un territorio montano tra i più vasti delle Marche, aveva prima delle scosse del 24 agosto, 2250 abitanti. I terremoti hanno generato 700 sfollati e lesioni di diversa portata, in almeno il 60% delle abitazioni del paese. Particolarmente gravi le conseguenze in 16 frazioni dell’entroterra, che sono state completamente abbandonate per via dei crolli e dell’inagibilità totale di quasi tutte le case e anche delle chiese presenti.
La grande gara di solidarietà che è scattata in tutta Italia a favore delle popolazioni vittime del Terremoto, ha comunque permesso al paese dell’Ascolano, che si trova a soli 10 chilometri da Arquata del Tronto di avere completate e operative due scuole antisismiche per gli alunni del posto. Una di queste, quella che ospita le lezioni di 160 studenti della Primaria nella località di Centrale di Acquasanta, ha visto oggi la graditissima visita del Presdente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel comune piceno sono in corso le opere di puntallento degli edifici del Corso principale del paese, nel centro storico del capoluogo. “Chiediamo che vengano accellerate le pratiche per le schede di verifica degli edifici – spiega ancora il vicesindaco Capriotti – affinche’ molti residenti possano tornare nelle loro abitazioni nel caso esse siano agibili.”