Lo ha detto a Francavilla al Mare (Chieti) il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, in riferimento alla valanga che un mese fa, il 18 gennaio scorso, ha travolto la struttura turistica di Farindola (Pescara) uccidendo 29 persone. Chiavaroli oggi ha partecipato a Francavilla all’incontro “Lo Stato e le vittime: dall’hotel Rigopiano alla sciagura di Campo Felice, passando per il lutto quotidiano del femminicidio”. “Per scongiurare che si ripeta quanto accaduto nel passato occorre agire sul piano culturale e della prevenzione – ha proseguito – mentre a livello istituzionale c’e’ la Regione che deve fare il Piano valanghe e poi c’e’ da capire cosa si vuole fare con le Province, che sono state svuotate delle risorse, ma hanno conservato le stesse funzioni”.
Quanto all’inchiesta giudiziaria aperta dalla Procura di Pescara, il sottosegretario si aspetta “che la giustizia faccia il suo corso, nel rispetto più totale del lavoro dei magistrati. Mi sono piaciute molto le dichiarazioni del procuratore aggiunto Tedeschini quando ha detto che questo e’ il momento di fare silenzio e lavorare”. Chiavaroli ha fatto riferimento anche ad altre vicende accadute di recente in Abruzzo: “Negli ultimi tempi è accaduto di tutto. Abbiamo avuto il maltempo, il terremoto, Rigopiano, un elicottero caduto, un femminicidio e un brutale omicidio a Vasto. La nostra comunità è stata pesantemente colpita – ha concluso Chiavaroli – e ha bisogno di trovare le energie per rialzarsi”.