Un incontro positivo durato meno di un’ora, al termine del quale il ministero della salute ha riferito che farà un approfondimento di indagine e che porterà le istanze all’attenzione delle istituzioni europee e comunitarie, accogliendo le richieste di Altroconsumo. E’ questo in sintesi il risultato dell’incontro avvenuto oggi tra il ministero della salute e Altroconsumo in merito alla presenza di alcune sostanze tossiche negli imballaggi per alimenti. L’incontro nasce dall’inchiesta condotta per l’Italia da Altroconsumo sugli imballaggi alimentari utilizzati nelle pizzerie nei fast food. In particolare le analisi hanno documentato la presenza di Pfas, sostanze fluorurate usate per rendere impermeabile al grasso e all’acqua gli imballaggi per alimenti, in vari contenitori: da quelli per l’hamburger, alle patatine fritte, ai panini imbustati, ai muffin, al cartone della pizza, fino ai popcorn.
Un risultato che ha spinto l’Associazione a scrivere ai parlamentari Ue e al ministro della salute, Beatrice Lorenzin. Dai test in laboratorio di 65 campioni di imballaggi alimentari, di cui 13 di provenienza italiana, risulta che i composti fluorurati “sono intenzionalmente usati per il trattamento delle superfici degli imballaggi in carta e cartone“. Il tenore in fluoro organico “eccede in 63 campioni su 65 il valore limite raccomandato dall’Autorità danese per la sicurezza alimentare, all’avanguardia sulla tutela della salute dei consumatori”. E sono state rinvenute “sostanze tossiche in metà dei campioni esaminati“, alcune nell’elenco europeo delle sostanze estremamente problematiche (Substances of very high concern), come il Pfoa, composto chimico che riduce la fertilità e danneggia il feto.