Occhi rossi e irritati, congiuntivite, raffiche di starnuti, tosse asmatica o prurito, orticarie e dermatite atopica. Sono i sintomi dell’allergia stagionale da pollini, “particolarmente sentiti in questo periodo a Roma, dove c’è il picco di pollini di cipresso, parietaria e graminacee”. Parola di Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia dell’ospedale Bambino Gesù di Roma. Fiocchi spiega all’Adnkronos Salute che “ormai si stima un 35% degli adolescenti con rinite allergica da pollini. Un dato in aumento negli ultimi anni. In pratica, questo problema affligge un ragazzino su tre, in modo più o meno importante”.
A testimoniarlo “non solo le richieste di visite dal pediatra, ma anche il numero di chi, in queste settimane, cerca rimedi in farmacia. Questo per Roma è un periodo di picco, e anche il platano sta dando fastidio, in particolare in alcune zone come viale Trastevere. Ma i peggiori sono graminacee, parietaria e cipresso, a causa dell’elevata concentrazione di questi POLLINI nell’aria – assicura l’esperto – In un metro cubo d’aria nella Capitale troviamo fino a 100 grammi di pollini di graminacee, 60-70 di parietaria, 20-30 di cipresso e 10 di platano”.
Insomma, anche se i ‘piumini’ gialli del platano sembrano i presunti colpevoli dei disturbi lamentati da adulti e bambini, i veri cattivi sono altri. “E le conseguenze, oltre a quelle sopra elencate, sono anche meno evidenti: il bambino o ragazzo lamenta un malessere generale, e diminuisce il suo rendimento scolastico”. L’esperto spiega che questi disturbi “aumentano il rischio di brutti voti, bocciature e problemi a scuola perché i giovanissimi allergici dormono male: non riescono ad avere un sonno riposante a causa dei problemi respiratori, e se assumono farmaci questi sono efficaci ma li ‘agitano’. Il giorno dopo la loro capacità di concentrarsi sarà ridotta, ecco dunque il perché dei problemi scolastici“. Non in tutte le zone della città i fastidi saranno gli stessi: “Sotto il livello del fiume si sta peggio”. Occhio anche alla pioggia, attesa per domani: “Se le precipitazioni porteranno un po’ di sollievo, subito prima ci sarà un’inversione termica che peggiorerà le cose, favorendo l’arrivo dal medico di molti pazienti allergici“, conclude Fiocchi.