“I danni sono estensivi e molto gravi e sarà molto difficile riuscire a recuperare la situazione”. Lo ha detto il prof. Edward James Blakely, commissario straordinario per la ricostruzione di New Orleans dopo l’uragano Katrina, ospite dell’Università di Macerata, dopo aver compiuto un sopralluogo nelle zone terremotate dell’alto Maceratese. Per Blakely “è molto presto per parlare di ricostruzione. E non si può evidentemente ricostruire come abbiamo fatto in passato. Serve una ricostruzione nuova“. “A New Orleans – ha esemplificato – abbiamo fatto una ricostruzione a settori, parte per parte. Le più pericolose avevano la priorità, per evitare un pericolo continuo”.
Ma a differenza di New Orleans, nel centro Italia c’è stato un Terremoto, “e quindi i danni sono anche nel sottosuolo. Di conseguenza occorre una ricostruzione più significativa: almeno una decina d’anni, rispetto ai 5 che ci sono voluti da noi“. Quanto ai materiali, “il legno è preferibile al cemento perché si può piegare e quindi è flessibile. Il cemento invece si spezza”. Blakely, servendosi anche di diapositive, ha spiegato che “i disastri in tutto il mondo sono tutti molto simili“, quindi è passato a dare alcuni consigli: “Il primo principio è che non si può ricostruire senza che ci sia una comunità alle spalle. Bisogna prima ricostruire la comunità. A New Orleans abbiamo cercato innanzitutto di far restare i cittadini tutti insieme. Le vecchie regole non valgono più. Se fate tutto come era stato fatto in precedenza avrete le stesse conseguenze. Non dobbiamo solo ricostruire, dobbiamo riposizionare. Le persone debbono avere le stesse cose che avevano prima del disastro, ma in un posto differente. A New Orleans ho portato le persone ad ascoltarsi le une con le altre. Ho cercato di raccogliere le opinioni tra la gente. L’obiettivo primario era quello di portare tutto in sicurezza. Tutte le decisioni erano pubbliche e trasparenti. Abbiamo reso la città più tecnologica”. Per quanto riguarda i finanziamenti ha detto di aver ottenuto in un solo giorno da una banca 38 milioni di dollari firmando un fascicolo di sole due pagine “promettendo che li avremmo restituiti non appena la città sarebbe ripartita”. Alla conversazione tenuta da Blakely, organizzata da Actionaid Italia e Cittadinanzattiva, era presente anche il direttore dell’Ufficio per la ricostruzione nelle Marche Cesare Spuri.