Caldo, il Consorzi di bonifica: -50% acqua al Nord, la situazione più preoccupante in Emilia Romagna

MeteoWeb

Al Nord la disponibilità d’acqua è dimezzata rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La situazione più preoccupante, segnala l’Anbi (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue), si registra in Emilia Romagna dove oggi ci sono meno di 5 milioni di metri cubi, contro i 18 milioni di maggio 2016. In Lombardia e Veneto cala rapidamente il livello del lago di Garda, oggi al 49,6% del riempimento, con 76,6 centimetri contro una media del periodo di 106 cm. È sceso anche il livello del lago di Como, oggi all’86,2% della capacità di riempimento, con 86,8 cm contro i 100,8.

Va aggiunto che gli invasi montani trattengono acqua pari a circa il 20% della capacità, assolutamente insufficiente a sostenere i fabbisogni irrigui per la stagione in corso; la continua mancanza di precipitazioni sta aggravando, in particolare, la disponibilità idrica dei bacini montani del fiume Adige. In Toscana, una grave crisi idrica si registra in Maremma dove è stato chiesto lo stato di emergenza idrica alla Regione per la scarsità di precipitazioni: -50% rispetto all’anno scorso (dal 1 dicembre 2016 a oggi, su alcune località del grossetano, sono caduti appena 50 millimetri di pioggia).

Al Sud sono Basilicata, Calabria e Campania a ‘soffrire la maggiore sete’; le disponibilità idriche, dimezzate dallo scorso anno, sono poco più del 30% rispetto al 2010. In termini assoluti e’ invece la Lucania a registrare il maggiore calo, 382 milioni di metri cubi oggi contro i 528 del 2016, che ha convocato per il 19 giugno un tavolo per l’emergenza idrica. Nel Lazio i bacini hanno una disponibilità pari a circa la metà della media. Criticità anche in Sicilia e Sardegna, in quest’ultima l’Anbi segnala situazioni allarmanti nella Nurra, zona nord-occidentale dell’isola dove i bacini sono riempiti dal 20 al 30% della capienza e nel comprensorio della Gallura. 

Condividi