I salumi sono alimenti di tutti e per tutte le tasche. E’ quanto emerge da una ricerca Censis sul valore sociale delle imprese di produzione dei salumi, presentata in occasione dell’Assemblea annuale, tenutasi a Roma, dell’Assica, l’Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi.
“Sono 51,6 milioni – secondo lo studio della Fondazione Censis – gli italiani che mangiano i salumi. Nell’ultimo anno ha consumato prodotti di carne di maiale (dai salami ai prosciutti, dalle salsicce all’arista) ben il 96% degli italiani maggiorenni, di cui il 59,7% regolarmente (una o più volte alla settimana) e il 36,3% di tanto in tanto (qualche volta al mese), mentre il 4% dichiara di non fruirne mai.”
“Sono alimenti – ha osservato Massimiliano Valerii, direttore generale della Fondazione Censis – che hanno conquistato molto tempo fa, per non lasciarlo più, un posto fondamentale nei carrelli della spesa, nelle dispense e sulle tavole degli italiani. Spicca la capacita’ dei prodotti di adattarsi alle esigenze specifiche di soggetti molto diversi tra loro, grazie a una grande articolazione di tipologie dei prodotti che soddisfa un insieme differenziato di gusti e di disponibilità economiche”. Le aziende associate ad Assica rappresentano oltre 80% del fatturato industriale della produzione delle carni trasformate (salumi, carni in scatola, grassi suini lavorati) pari a circa 8 miliardi. Di questi, 1,4 miliardi di euro sono provenienti dall’export. “Sul fronte interno – ha sottolineato il presidente Assica Nicola Levoni – gli italiani anche in tempi non rinunciano ai salumi: la produzione e fatturato sono sostanzialmente stabili”.