Un delfino fa lo slalom tra le scale mobili, una balenottera fluttua sulla piazza insieme alle tartarughe marine, un peschereccio affondato spunta accanto alle scale della metro. È lo scenario che il WWF oggi ha allestito ‘virtualmente’ in Piazza Gae Aulenti, grazie alla prima esperienza di utilizzo per un ambiente naturale diMicrosoft Hololens, un computer olografico indossabile che, attraverso la mixed reality, arricchisce l’ambiente reale con ologrammi, audio e informazioni interattive.
Un’esperienza virtuale completamente inedita, che il WWF ha scelto per sostenere laCampagna #GenerAzioneMare lanciata quest’anno allo scopo di creare comunità consapevoli dell’importanza del valore degli oceani che prevede diversi appuntamenti dedicati alla conoscenza delle specie marine del mar Mediterraneo e alla loro difesa attiva.
Accanto alle immagini multi-dimensionali di alcune delle specie simbolo del nostro mare, i visitatori hanno potuto curiosare tra informazioni, livelli di rischio e consigli utili per adottare un comportamento amico nei confronti dell’ambiente marino, a partire dall’acquisto consapevole dei prodotti del pescato.
“Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima, scriveva il più grande esploratore marino del nostro tempo Jacques-Yves Cousteau. La stessa emozione che ha ispirato per anni le missioni del Comandante Cousteau oggi l’abbiamo voluta regalare al pubblico milanese in questa giornata dedicata alla GenerAzioneMare”. Ha dichiarato la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi, che aggiunge: “Per difendere un bene importante come la natura e il nostro mare è indispensabile conoscerlo, viverlo. L’insolita esperienza è l’occasione per lanciare una nuova iniziativa con il partner UniCredit a sostegno di tutte le attività che ogni giorno il WWF mette in campo per salvare le specie simbolo del mare nostrum, dal supporto alla ricerca scientifica applicata, alla sorveglianza dei nidi di tartarughe alla battaglia per rendere il santuario Pelagos un mare sicuro per balenottere e delfini fino alla lotta alle plastiche in mare, il nuovo flagello della nostra inciviltà”.
UniCredit sostiene il WWF nel progetto di conservazione del Mar Mediterraneo e delle sue specie simbolo con due delle sue carte di pagamento. Il delfino comune e la tartaruga marina sono infatti i soggetti rappresentati sulle nuove carte di credito UniCreditCard Flexia WWF e sulle nuove carte prepagate con IBAN Genius Card WWF, recentemente presentate al pubblico in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani. Il 3 per mille delle spese effettuate con la carta di credito e l’intero costo di emissione della carta prepagata contribuiscono infatti alla tutela e alla salvaguardia delle specie del Mediterraneo. Si apre così un nuovo ambito della collaborazione tra banca e associazione, precedentemente dedicata al sostegno alle Oasi, il network di aree protette creato e gestito dal WWF nel nostro Paese.
“UniCredit è a fianco di WWF dal 2009 per la sostenibilità ambientale e i cambiamenti climatici – ha dichiarato Maurizio Beretta, Head of Identity & Communications di UniCredit -. Con i prodotti della banca italiana, fino ad oggi, abbiamo dato sostegno alla ‘natura terrestre’ del nostro Paese e da quest’anno ci focalizziamo sulla protezione del nostro mare. A livello globale, UniCredit sta seguendo un’ambiziosa ‘roadmap ambientale’ sin dal 2008: finora le riduzioni, certificate da terzi, di emissioni di gas serra prodotte dai nostri uffici e agenzie hanno già raggiunto il 38% e abbiamo l’obiettivo di arrivare al 60% entro il 2020 e all’80% entro il 2030. Inoltre il nostro impegno è visibile anche nelle scelte di erogazione del credito con un portafoglio pari a 9,4 miliardi di euro di investimenti in fonti di energia rinnovabile e finanziamenti di efficienza energetica per oltre 2,5 miliardi nel corso del 2016”.
La nuova tecnologia di mixed reality sperimentata dal pubblico milanese è stata scelta dal WWF per il suo enorme potenziale di divulgazione e sensibilizzazione: utilizzato finora nella formazione in ambito medico universitario, nell’automotive per la progettazione di nuovi modelli, nei trasporti e nei servizi, il sistema fornisce infatti un valido supporto per conoscere, in chiave interattiva e coinvolgente, le specie e gli ambienti di aree naturali protette o in ambiti museali.
“La protezione dell’ambiente e della biodiversità è un dovere per tutti e siamo convinti che la tecnologia possa dare un contributo rivelante nei modi in cui questa battaglia viene sostenuta e anche nel modo in cui può essere comunicata alle persone. L’esperienza di Mixed Reality è così intensa e viva da poter essere paragonata a una vera immersione, con l’aggiunta di immagini e informazioni che arricchiscono la visione e insegnano a rapportarci correttamente con l’ambiente. Siamo felici di avere per la prima volta applicato Hololens a questo progetto del WWF”, Dichiara Paola Cavallero Direttore Marketing & Operations Microsoft Italia.
DALLA REALTA’ VIRTUALE A QUELLA REALE
La visione delle specie marine non è un’esperienza accessibile a tutti e per questo motivo il WWF ha scelto di ricreare e offrire uno scenario virtuale degli ambienti mediterranei. Il Mare Nostrum infatti è popolato da specie che si nutrono e si riproducono in aree particolari e ancora non sempre protette al meglio. La difesa di questi hot-spot (aree sensibili) e il rafforzamento della loro tutela è una delle priorità di azione della Campagna #GenerAzioneMare. La nuova Mappa del WWF fornisce un quadro della ricchezza di biodiversità del Mediterraneo. Ad esempio, sono due le specie di tartarughe marine che vivono e si riproducono nel nostro mare: la tartaruga verde, Chelonia mydas e la tartaruga comune, Caretta caretta, l’unica che depone le uova lungo le coste della nostra penisola, anche se – per effetto del riscaldamento globale – i suoi nidi si ritrovano sempre più a nord nelle coste italiane, in areali ancora non adeguatamente protetti. Due aree importanti per l’abbondante presenza di cibo e lo svernamento di questa specie sono tra la piattaforma continentale Tunisina e il Canale di Sicilia e nell’alto Adriatico, mentre una sorta di ‘palestra’ per giovani individui è quella che comprende lo Stretto di Otranto e il Golfo di Taranto. La tartaruga verde preferisce invece nidificare lungo le coste del Mediterraneo Orientale e si ritrova di passaggio nelle acque dello Ionio e lungo le coste libiche e tunisine.
La Mappa WWF mostra anche le zone strategiche per le 8 principali specie di cetacei che vivono nel Mar Mediterraneo e lungo le coste della nostra penisola, tra cui capodoglio, delfino comune, tursiope, stenella striata, balenottera comune, zifio, grampo e globicefalo.
L’unica area protetta nel Mediterraneo per queste specie, in particolare per giganti del mare come balenottere e capodogli, è il Santuario Pelagos, ma diversi studi scientifici hanno rivelato che molte altre zone del mare nostrum possono essere considerate aree importanti per l’accrescimento e il nutrimento, come il mare di Alboran, l’area delle isole Baleari, l’area tra l’Arcipelago Pontino e Campano e le Acque di Ischia, la Piattaforma Continentale Tunisina e il Canale di Sicilia, il Golfo di Taranto e il Basso Ionio, il Canale di Otranto, l’alto Adriatico, l’area compresa tra le Isole Ionie, lungo il Peloponneso, fino a Creta, il Mar Egeo, le Coste del Mediterraneo Orientale. Il WWF si augura che almeno alcune di tali aree (Hot-spot) siano in futuro considerate aree di protezione per i mammiferi marini.
LA CAMPAGNA #GENERAZIONEMARE
È stata lanciata quest’anno allo scopo di creare comunità consapevoli dell’importanza del valore degli oceani e allo stesso tempo capaci di difenderli da chi continua a impoverirli. Habitat e specie marine subiscono infatti una pressione insostenibile a causa di molteplici fattori, tra cui inquinamento da plastiche, pesca eccesiva, urbanizzazione selvaggia delle coste, etc. Molti degli appuntamenti previsti nella Campagna sono dedicati alla conoscenza delle specie marine del mediterraneo, tra cui cetacei e tartarughe marine, e alla loro difesa attiva. All’interno della campagna il WWF, col progetto FishForward (#FishforwardEU), sta promuovendo un comportamento virtuoso per ridurre la pressione dei nostri stili di vita alimentari sulle specie ittiche.