Bruciano da oltre 24 ore i boschi di Casaboli, a Monreale, nel Palermitano, in una giornata caratterizzata dalle alte temperature. L’incendio, spiegano dalla centrale operativa dei vigili del fuoco, “e’ ancora vivo”. Sul posto squadre dei pompieri e del Corpo forestale, nonche’ mezzi aerei, uno dei quali avrebbe avuto dei problemi ed e’ rientrato, riferiscono le stesse fonti.
A rischio un patrimonio boschivo di 800 ettari, tra i piu’ pregiati della Sicilia. Il fuoco sta distruggendo anche l’area attrezzata per il picnic e il parco avventura. Un’area gestita dal demanio forestale, costata anni di lavoro dei forestali, e investimenti pubblici. Evacuato nelle scorse ore un campo scout. La Flai segnala anche le difficolta’ in corso nello spegnimento dell’incendio, aggravate dai pesanti tagli al settore di questi anni, motivo per cui gli interventi di bonifica piu’ complicati, nelle aree di difficile accesso, sono stati rimandati. La Cgil parla di “crimine”.
“L’incendio che ha devastato il bosco di Casaboli e’ un crimine contro l’umanita’. Chiederemo alla magistratura di avviare un’indagine per capire quali interessi economici si nascondano dietro questi Incendi che stanno colpendo siti di grande interesse naturalistico in tutto il territorio regionale”, affermano i segretari di Flai Cgil Sicilia Tonino Russo e Flai Cgil Palermo Dario Fazzese. E da oggi gli operai forestali di Pioppo, Borgetto, e delle zone del comprensorio, “non potranno piu’ occuparsi del bosco di Casaboli, distrutto: hanno perso il loro posto di lavoro“, aggiungono. Si tratta di 200 operai impiegati a rotazione a Casaboli durante l’anno. Secondo la Flai Cgil, non puo’ essere stata l’opera di un piromane isolato o di una banda di ragazzi ad appiccare il fuoco in un posto cosi’ strategico. “L’incendio di Casaboli dimostra come il fuoco sia stato appiccato, in una giornata afosa, in punti diversi, e chi e’ entrato in azione sapeva di non poter essere osservato dalle torrette di avvistamento antincendi“, proseguono.