“Per quanto riguarda le famose ‘casette di legno’ pubbliche, numeri alla mano ci risulta che delle 3.620 ordinate per far fronte all’emergenza abitativa di 51 comuni del cratere, ne siano state consegnate solo 326 e solo 218 risultato abitate. Tutte nei comuni di Amatrice, Norcia ed Accumuli. Un passaggio chiave che sottolinea ancora la farraginosita’ dei provvedimenti varati dal governo che hanno generato difficolta’ addirittura per individuare il definitivo posizionamento di queste casette in legno, per le quali sarebbero necessari in ogni Comune, ben 11 provvedimenti da parte delle diverse amministrazioni (Comunali, Regionali e Centrali)”.
E’ quanto si legge in un dossier sul Terremoto in Centro Italia pubblicato dal gruppo Forza Italia della Camera dei deputati. “In termini di rilancio del settore produttivo nella zona del cratere, tralasciando lo stato di abbandono in cui le tantissime aziende agricole hanno dovuto affrontare l’inverno, subendo ingenti perdite, si e’ fatto molto poco anche per le altre imprese produttive locali che non sono state per nulla tutelate dai provvedimenti del governo – prosegue il dossier -. Pensate che le imprese incaricate della ricostruzione potranno essere solo quelle iscritte nell’anagrafe di cui all’art.30 comma 6 del decreto legge 17 ottobre 2016, n.189. Per effetto di tale passaggio normativo, saranno quindi escluse dalla ricostruzione la maggior parte delle imprese locali di piccola e media dimensione le quali perderanno un’importante opportunita’ di rilancio produttivo e occupazionale”.
“Fortunatamente – si conclude il documento – ci sono esempi positivi come quello di Amatrice. Oltre all’inizio dei lavori di ristrutturazione di stabili come quello del pastificio Strampelli, riapriranno fin da subito otto ristoranti, che grazie alla raccolta benefica in collaborazione tra Corsera e La7 torneranno a far parlare di loro e della leggendaria Amatriciana, simbolo eterno di una terra che non si e’ mai arresa alla natura e all’incapacita’ umana. Speriamo che tutto cio’ faccia luce al piu’ presto sui milioni di euro donati con il servizio sms che il Governo pare ancora non sia riuscito ad utilizzare. Paralisi”.