Le previsioni per le prossime ore sono davvero critiche e vi sono allerta meteo in varie Regioni Italiane, specie del sud
Occorre prepararsi – si apprende in una nota – e predisporre tutte le misure per garantire sicurezza a persone e comunità, ma una cosa alla quale si pensa poco e che tanti canili ed allevamenti di animali sorgono in zone periferiche, spesso a ridosso di fiumi e torrenti, quindi in zone molto rischiose per rischio idrogeologico. Questa è la conseguenza di Piani Regolatori che, negli anni passati, hanno destinato aree marginali e non appetibili dal punto di vista edilizio alla costruzione di canili e rifugi, senza che nessuno riflettesse fino in fondo alle conseguenze di tali scelte.
Il risultato è che molti animali sono morti annegati nelle loro gabbie, come avvenuto in passato ad es. nel canile di Rizziconi in Calabria https://www.meteoweb.eu/2014/11/maltempo-inondazioni-centronord-evacuare-gli-animali/352100/
Oggi la sensibilità verso gli amici a quattro zampe è cambiata, ma le strutture sorgono ancora in zone rischiose e gli animali, chiusi nelle gabbie, non possono mettersi in salvo da soli.
Ecco perché è fondamentale che i volontari delle varie associazioni animaliste si attivino fin da ora, anche attraverso i social, per stare in allerta e sensibilizzare le varie Amministrazioni Comunali ed i Dipartimenti Veterinari ad essere pronti, se serve, ad evacuare tempestivamente le strutture che si trovano in aree a rischio esondazione e frana. Evacuare un canile o un allevamento e metter in salvo tutti gli animali non è una cosa facile se non ci si è organizzati per tempo: servono le chiavi delle strutture che si devono poter aprire anche di notte, disporre dei numeri di cellulare di trasportatori autorizzati che, all’occorrenza, possano trasportare in luoghi sicuri gli animali. Servono anche strutture in grado di riceverli ed ospitarli. Nonché avere tutti i numeri dei referenti e del personale dedicato all’emergenza, ASL comprese.
L’organizzazione dei soccorsi è una cosa complessa e non si può improvvisare, specie quando si tratta di centinaia di animali.
Basti pensare che nella giornata di oggi ci sono volute ben 13 ore per mettere in sicurezza 16 cani che ad Ardea (RM) si trovavano sommersi nell’acqua (nella foto due di loro).
Ora i cani di Ardea, grazie alla caparbietà di Marlene e di un poderoso tam tam su fb a cura di Valentina Poggi del Movimento animalista Roma, sono stati trasportati altrove e sono al sicuro.
Facciamo in modo che le prossime ore servano ad organizzare tempestivamente tutti i soccorsi necessari in quelle Regioni (Sicilia, Calabria, Campania, Molise, Basilicata, Puglia, Lazio e poi nord est) che saranno colpite dall’eccezionale maltempo tra stanotte e dopodomani, specie dove sono previste delle vere e proprie bombe d’acqua, evitando di farsi cogliere di impreparati!