Cenone sì, ma con un occhio rivolto alla sicurezza alimentare. Evitando di mangiare crudi senza averli prima trattati nel modo giusto, ad esempio. “Il pesce azzurro marinato, come alici, ricciola, tonno, sarde, sgombro, va prima congelato a -18° C per almeno 4 giorni, solo così, se si mangia il pesce azzurro crudo, l’eventuale Anisakis muore, oppure basta cuocerlo e non ci sono problemi. Altrimenti incombe il pericolo Anisakis, la larva che può? costare problemi gastrointestinali anche molto gravi all’uomo“. A ricordarci i rischi ma anche delizie del Capodanno, è Alessandro Circiello, esperto di cucina basata sulla sana alimentazione.
Lo chef, oltre i classici delle festività, ricorda “di consumare le lenticchie di Castelluccio anche per dare una mano al territorio colpito dal sisma, oltre alla salubrità di questo antico legume. Per mangiare bene e sano anche a Capodanno -ricorda- non serve spendere cifre folli ci si può orientare dal pesce azzurro, ai secondi piatti di tradizione del baccalà al cotechino e non dimentichiamoci di riutilizzare contro lo spreco alimentare in maniera funzionale le ricette del cenone il giorno dopo”.