“Cose molto interessanti ci aspettano, in merito all’esplorazione umana nello Spazio, nei prossimi vent’anni”: lo ha detto l’astronauta Samantha Cristoforetti, ospite con il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) Roberto Battiston, all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Perugia. Davanti ad una platea di studenti e professori, nell’aula Magna di palazzo Murena sede dell’ateneo perugino, la protagonista della missione Futura ha parlato soprattutto di futuro nello Spazio.
“Oltre a continuare la nostra presenza nella stazione spaziale – ha affermato l’astronauta – si sta cercando un’ottica di commercializzazione per enti e istituzioni che vogliono fare ricerca in assenza di gravita'”. Secondo Cristoforetti sarà la nuova stazione spaziale cinese “la grande novità” dei prossimi anni, visto il progetto “ben finanziato“.
“In questa direzione ci sono idee di collaborazione da parte delle agenzie spaziali europea e italiana” ha aggiunto l’astronauta che poi ha annunciato, spostandosi in un’ottica di “orbita bassa”, le mete “più ambizione” in campo spaziale come quelle che riguardano la Luna e Marte. Cristoforetti, rivolgendosi poi ai ragazzi presenti e sottolineando che “la scienza va coltivata e divulgata anche al grande pubblico“, ha ricordato la sua missione di 200 giorni (sei mesi e mezzo) nello Spazio, dopo aver pero’ ripercorso la sua storia personale: “Nata in un posto di montagna, da sempre sono stata affascinata dal cielo stellato”.
“Ho vissuto un’infanzia di grandi avventure – ha proseguito – per il senso dell’esplorazione che avevo anche girando per i boschi vicino a casa mia, anche se sognavo fin da piccola astronavi, aiutata pure dalla fantascienza e dagli insegnanti che mi hanno sempre stimolato. Crescendo con l’età è poi cresciuto anche il mio interesse per la scienza, a cui ha fatto poi seguito una laurea, l’accademia aeronautica, con cui sono diventata pilota militare, e la partecipazione alle selezione Esa per astronauti con un percorso di formazione che mi ha portato in giro per il mondo”.