Ambiente, il lago Vittoria saccheggiato: a rischio due terzi specie

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Il 76% delle specie endemiche di acqua dolce del Lago Vittoria sta scomparendo, con gravi conseguenze per le popolazioni della regione. A lanciare l’allarme è l’Unione mondiale per la conservazione della natura (Uicm) nel suo ultimo rapporto sulla biodiversità intitolato “Freshwater biodiversity in the Lake Victoria Bassin”.

“Il Bacino del Lago Vittoria è incredibilmente ricco di specie uniche, che non trovi da nessun altra parte nel mondo. La sua biodiversità sta già scomparendo. Le ripercussioni per le comunità che dipendono dal lago possono essere disastrose” ha avvertito Will Darwall, capo dell’unità Uicn sulle acque dolci e co-autore del rapporto.

In tutto 651 specietra cui pesci, molluschi, granchi, gamberi e piante acquatiche, sono minacciate e di queste 204 sono endemiche al bacino del Lago Vittoria. Il Lago Vittoria è la seconda più importante riserva di acqua dolce al mondo, situato a cavallo sui territori di Uganda, Kenya, Ruanda e Tanzania.

Oltre alla sua biodiversità, è ricco di risorse naturali vitali per la sopravvivenza delle comunità locali – pesci, foreste, zone umide e pascoli – fornendo loro cibo, acqua pulita, medicinali e materiali da costruzione. Tutti beni che non possono permettersi di comprare al mercato.

Senza entrare nel merito di scelte politiche dei governi e di una gestione non sempre oculata, il rapporto dell’Uicn denuncia il saccheggio quotidiano da parte delle popolazioni rivierasche, sempre più numerose, e delle attività industriali di aziende locali e multinazionali straniere.

I pesci ad esempio non riescono ad adattarsi alla crescente mancanza di ossigeno. Al primo posto delle specie più a rischio c’è il noto ‘african lungfish’, nome comune del protopterus aethiopicus, il più pescato, venduto e consumato in tutta la regione.

“Il rischio di estinzione della biodiversità nella regione sta aumentando in proporzioni significative. Il lago è la casa di centinaia di specie, ma non tutte sono già state descritte dalla scienza. In fondo sappiamo così poco e il numero di specie a rischio è certamente di gran lunga superiore a quello che possiamo stabilire” ha sottolineato Catherine Sayer, altro co-autore della ricerca dell’Uicn.

Il rapporto ha come obiettivo di informare dirigenti governativi e altre istituzioni in prima linea nella tutela del lago Vittoria, con la speranza che i prossimi provvedimenti consentano una gestione più sostenibile di acque e terre. Una responsabilità verso l’ambiente, fondamentale per arginare le conseguenze della perdita di biodiversità sulle comunità locali.

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