“Lo sforzo che dobbiamo fare, tutti insieme è quello di fare dell’extravergine di oliva (Evo) e della storia millenaria dell’ulivo calabrese e mediterraneo uno dei marcatori identitari distintivi della nostra regione attraverso la qualità e la valorizzazione delle cultivar calabresi”.
Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio – come riporta un comunicato dell’ufficio stampa della giunta regionale – partecipando a Cotronei alla cerimonia di premiazione dei vincitori della la VI edizione del Premio Verga 2018. La manifestazione, ideata e promossa dal Comune in collaborazione con la Camera di Commercio di Crotone, l’Aipo Verona, la Regione e la rivista nazionale di settore “L’informatore Agrario”, ha contato quest’anno sulla partecipazione di 190 oli, 76 dei quali calabresi, 54 siciliani, 38 pugliesi, un sardo e 12 lucani.
“Numeri – prosegue il comunicato – che fanno di questo appuntamento uno dei principali e più importanti eventi di valorizzazione e promozione dell’olio extravergine di qualità e del comparto agroalimentare calabrese”.
“Nel corso degli anni passati – ha aggiunto Oliverio – si è investito poco nella promozione e nella valorizzazione del nostro olio, pur essendo la nostra la seconda regione in Italia per quanto riguarda la produzione olivicola. In questi ultimi anni qualcosa e’ cambiato e sono stati fatti notevoli passi in avanti in questo settore. Molti giovani sono subentrati alla guida delle loro aziende olivicole e hanno scelto di investire nella qualità e nell’innovazione. Come Regione stiamo aiutando molto il processo di rinnovamento e innovazione.
Ai nostri bandi abbiamo registrato oltre 2 mila domande di partecipazione. Fino ad oggi sono 960 le proposte progettuali ammesse e finanziate e stiamo già lavorando alla pubblicazione di un nuovo bando semplificato per recuperare le altre domande escluse o ammesse e non finanziate. Il nostro obiettivo, ora, e’ quello di raddoppiare il numero dei giovani da immettere in agricoltura di cui, gran parte, sono interessati proprio al settore olivicolo”.
“Su questa linea – ha detto ancora Oliverio – dobbiamo necessariamente muoverci ed insistere se vogliamo creare, anche in questo settore, nuove opportunità di lavoro e di crescita economica dei nostri territori. L’iniziativa di stasera va sicuramente nella giusta direzione. Dobbiamo avere più coraggio ed osare di più.
Avete fatto bene ad ammettere quest’anno al Premio i prodotti provenienti dai beni confiscati e a dare spazio ad iniziative che riguardano il turismo rurale. Sono due esperienze che testimoniano come, attraverso la valorizzazione dei prodotti agricoli e, in particolare, di quelli olivicoli è possibile affermare una linea di legalità e di attenzione alle questioni sociali più sensibili. Su questa impostazione dobbiamo compiere ulteriori passi in avanti, dando vita al più presto ad un’elaioteca regionale e promuovendo un appuntamento annuale di grande attrattività e promozione del nostro prodotto olivicolo che deve essere la Fiera dell’olio.
La Calabria ha tutti i numeri e le potenzialità per proporsi come punto di riferimento del Sud per quanto riguarda il mercato oleario nazionale. E’ un obiettivo che dobbiamo realizzare entro il prossimo anno e non deve essere assolutamente concepito come sostitutivo del Premio Verga”.
Per il presidente della Regione “le aziende e i produttori devono trovare nella fiera un momento di scambio e di commercializzazione del loro prodotto. Il Premio, a cui abbiamo creduto sin dall’inizio ed a cui continuiamo a credere fortemente, deve proseguire il percorso intrapreso e diventare sempre più momento di confronto e di racconto di esperienze produttive di qualità, che sono alla base anche del successo della nostra enogastronomia.
A tal proposito colgo questa importante occasione per annunciare ufficialmente che stiamo lavorando all’organizzazione del primo Meeting sulla dieta mediterranea che terremo a Nicotera, culla della Dieta Mediterranea, che ha ottenuto il meritato riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco e che vedrà la partecipazione di importanti figure e scienziati dell’enogastronomia nazionale ed internazionale, prima fra tutte Linda Bastianich che è diventata la testimonial più convinta ed autorevole, a livello mondiale, dei prodotti della nostra enogastronomia”.