A Visso questa mattina vi è stato il taglio del nastro di una nuova stalla e di un nuovo fienile costruiti a tempo di record dall’Associazione nazionale alpini (Ana) delle sezioni di Lecco, Monza, Como e Valtellina, di proprietà dei coniugi Sabatini.
Il sindaco Giuliano Pazzaglini ha fatto gli onori di casa accogliendo, durante la cerimonia, il presidente nazionale Ana, Sebastiano Favero, arrivato con il labaro e tante delegazioni di volontari col cappello pennato.
La stalla di 450 mq e il fienile di 180 mq, tutte in legno, sono state realizzate in appena due mesi, fa sapere la Regione Marche, ed offriranno ricovero per 65 cavalli e una cinquantina di mucche. E’ la seconda delle cinque opere progettate dai volontari Ana e finanziate con fondi raccolti dall’Associazione, a favore delle comunità delle quattro regioni tragicamente colpite dal terremoto.
L’assessore regionale alla Protezione civile, Angelo Sciapichetti, ha ricordato il grande impegno dell’Ana durante questa calamità ”dando un profuso contributo di solidarietà alle popolazioni marchigiane colpite dal sisma. La vicinanza dell’Associazione è stata encomiabile attraverso l’assistenza e poi, come in questo caso, nel post emergenza attraverso l’organizzazione radicata che detiene. Siamo davvero onorati del lavoro che ha effettuato”.
”Il terremoto che si è verificato in questa cittadina – ha sottolineato Pazzaglini – è stato uno degli eventi più distruttivi della storia d’Italia. Nonostante la sequenza di scosse devastanti susseguitesi, che non ha provocato per fortuna morti o feriti, ricordo che il 90% della popolazione è stata evacuata”.
”Sono contentissimo – ha detto Maurizio Sabatini – della solidarietà ricevuta dall’Associazione nazionale alpini che per me rappresenta tutta l’Italia. Una grande opera che sarà di aiuto non solo alla mia famiglia, ma a tutta la comunità”. ”Soddisfazione e orgoglio per la nostra associazione – ha rimarcato il presidente nazionale dell’Ana Favero – che ancora una volta ha dimostrato di essere concreta e pronta come sempre sia nell’emergenza che nel post emergenza”.