Un incendio devastante ha distrutto sabato scorso il palazzo dell’episcopio della Chiesa greco-cattolica a Oradea, in Romania. Le fiamme sono divampate all’improvviso verso le 22 distruggendo prima il tetto che e’ crollato e poi il primo piano.
Sul posto – riferisce l’Osservatore Romano – sono intervenute squadre di vigili del fuoco che, dopo diverse ore di intervento, sono riuscite a spegnere l’incendio ma hanno distrutto con l’acqua anche il piano terra. Per fortuna l’edificio non era ancora abitato perche’ era in via di ristrutturazione.
I lavori all’esterno erano finiti e si stava cominciando a ristrutturare l’interno. Il cantiere era chiuso per la pausa estiva ma per non lasciare vuoto l’edificio, ci abitava un sacerdote che per fortuna e’ riuscito a uscire prima di farsi del male. Raggiunto telefonicamente dal Sir, il vescovo di Oradea, Virgil Bercea, e’ sotto choc. “Ho visto tutto. Ero a casa quando mi hanno chiamato per dirmi che stava bruciando l’episcopio. Sono uscito in strada e ho visto una scena terribile”, racconta. “Il tetto era completamente avvolto dalle fiamme – prosegue il presule – e sono arrivati i vigili del fuoco, ma era talmente grande l’incendio che sembravano impotenti. Un dramma”.