Il freddo impedisce alle api di portare il nettare all’alveare e la produzione del miele d’acacia del Montello si azzera. E’ una delle conseguenze delle avversita’ meteorologiche di questa primavera segnalate dalla Confagricoltura di Treviso che stima il danno in molti milioni di euro. Annullata, percio’, una produzione che nelle stagioni migliori puo’ arrivare a 400 tonnellate e che lasciava ben presagire anche quest’anno ma soltanto fino a Pasqua.
“Dopo e’ cambiato tutto – spiega Francesco Bortot, della sezione apicoltori di Confagricoltura Treviso – con le piogge continue e il freddo che hanno impedito alle api di compiere il loro lavoro di bottinatrici, cioe’ raccogliere all’esterno dell’alveare tutto il necessario per la sopravvivenza delle colonie, cioe’ polline, nettare e propoli. Il poco miele che sono riuscite a produrre lo mangiano loro”. Nonostante la stagione compromessa, Bortot raccomanda comunque di non comprare miele straniero.
“I grossisti hanno ancora molto miele nostrano nei magazzini, compresi i tipi meno comuni come quelli di castagno, tiglio, arancio. Noi – conclude – invitiamo i consumatori a cercare sempre il miele con la dicitura ‘italiano’, evitando di acquistare quello genericamente dell’Ue o quello cinese”.