Venezia, le maree faranno paura: livello medio del mare in aumento di 35cm rispetto al 1870

A Venezia il livello medio del mare, la misura che viene utilizzata per indicare le maree a Venezia, è salito di 35 centimetri rispetto al 1870
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A Venezia il cambiamento climatico si fa sentire e ciò potrebbe causare non pochi problemi: il livello medio del mare, la misura che viene utilizzata per indicare le maree a Venezia, è salito di 35 centimetri rispetto allo ‘zero’ di Punta Salute stabilito nel 1870. Lo ha sottolineato oggi il responsabile operativo del Centro Maree del Comune, Alvise Papa, durante la presentazione del nuovo piano di intervento per alta e bassa marea.

“E’ una delle conseguenze – ha spiegato Papa – dei cambiamenti climatici e dell’innalzamento dei mari, a cui anche i sistemi previsionali devono adattarsi per prevedere e gestire in modo più efficiente gli eventi mareali. Un livello medio così alto aumenta la possibilità di eventi particolarmente intensi. Si pensi che quest’anno avremo una marea astronomica di 86 centimetri; con valori di questa entità basta un ‘soffio’ di vento per presentarci maree di una certa importanza. Dagli anni ’90 i casi di marea superiore a 110 centimetri sono raddoppiati. Nel decennio 1990-2000 nei mesi estivi si verificavano mediamente circa 9 eventi mareali superiori a 80 centimetri, nel decennio successivo erano circa 17, dal 2010 a oggi sono saliti a 25″.

L’aumento del livello medio, ha aggiunto Papa, “porta anche un’altra conseguenza: la sempre maggiore presenza di eventi mareali atipici, ovvero di quei fenomeni che non seguono le ‘regole del gioco’ e colgono di sorpresa un po’ tutti, a volte persino i modelli matematici più sofisticati. Ogni anno raggiungiamo nuovi record: il valore estivo più alto, la permanenza sopra i 120 centimetri più lunga della storia il 29 ottobre 2018, a pari merito con il ’66, ma si pensi anche che proprio quel giorno, se il vento fosse arrivato sei ore prima, la marea avrebbe raggiunto i 216 centimetri e non 156, come invece è successo”.

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