Previsioni Meteo – L’incubo anticiclone a tutto campo sembra scongiurato per gli ultimi giorni del mese. Va profilandosi, infatti, un flusso instabile Nordatlantico con caratteristiche piuttosto perturbate su Centro Nord Europa, ma che via via viene visto più incisivo anche su parte delle nostre regioni, specie più settentrionali e Alpine. A partire da martedì 28, ma già con anticipi nel corso di lunedì 27 pomeriggio sera, tutte le aree alpine, a iniziare da quelle nordoccidentali poi via via anche quelle centro-orientali, saranno interessate per più di 48 ore da correnti nordatlantiche che, grazie anche alla loro estrazione sub-polare marittima, diverranno progressivamente anche piuttosto fredde.
Insomma i settori alpini e prealpini daranno in qualche modo onore ai cosiddetti “giorni della merla”, tradizionalmente i più freddi dell’anno ma che, quest’anno, faranno un’eccezione su gran parte d’Italia. I fronti che attraverseranno l’arco alpino, porteranno naturalmente nevicate diffuse, inizialmente a quote più elevate 1200/1500 m tra lunedì 27 sera e la prima nottata di martedì 28, poi nel corso di martedì 28 e anche per gran parte di mercoledì 29, l’aria fredda associata ai sistemi perturbati farà calare significativamente la quota neve che potrà raggiungere anche le valli.
Da una stima fatta sulla base degli ultimi dati disponibili, saranno possibili accumuli, entro giovedì 30 gennaio, abbastanza diffusi sui 10/15/20 cm su Alpi e sulle Prealpi centro-orientali, accumuli spesso sui 30/40 cm tra le Alpi torinesi, del Biellese, dell’Ossola e su alto Piemonte in genere. Sulla Valle d’Aosta centro-occidentale, sopra i 1000 m saranno possibili accumuli anche intorno ai 50 60 centimetri e fino a 70 cm intorno ai 1500 m. Accumuli variabili tra 10 e 20 cm anche in valle, per una fase decisamente più fredda tra martedì 28 e mercoledì 29.
Qualche fastidio di nubi e locali precipitazioni ci saranno anche sul resto d’Italia, per correnti appunto nord-occidentali un po’ più umide e instabili, ma si tratterà di fenomeni a incidenza localizzata e mediamente deboli o, al più, occasionalmente moderati, più probabili sui settori tirrenici e relative aree appenniniche. Qualche fiocco sarà possibile in Appennino intorno ai 1400 m.
Temperature in generale calo, specie tra il 28 e il 29, più sensibile sulle Alpi, anche se più o meno ancora intorno alle medie stagionali. Da considerare anche un aumento consistente della ventilazione di Maestrale, in particolare sui bacini tirrenici, intorno alla Corsica e sui bacini settentrionali sardi.
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