Sono 37 i casi totali di coronavirus confermati dalle analisi dopo l’ultimo aggiornamento in merito alla situazione in Veneto. “Sono arrivati a sette i casi di persone risultate positive ai test sul Coronavirus in Veneto“. Lo ha detto a Marghera, il governatore del Veneto Luca Zaia, durante una pausa del summit in corso al centro Veneto della Protezione civile. Zaia è poi rientrato alla riunione per collegarsi in videoconferenza con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “I sette casi – ha aggiunto – sono tutti di Vo’ Euganeo tra cui due familiari del deceduto”. Sarebbero secondo quanto si e’ appreso, la moglie la figlia dell’uomo.
“Tra poco verranno impartite le linee guida da parte delle Regione Veneto ai comuni nei quali sono emersi casi di Coronavirus”. Ha poi annunciato Zaia il quale ha ribadito che “si stanno compilando le verifiche di tutti i contatti ravvicinati avuti dalle persone risultate positive al Coronavirus”. “Usciremo a breve – ha ribadito – con le linee guida per tutti i comuni coinvolti. Stiamo continuando il lavoro con la task-force e ho sentito più volte il ministro della Salute Roberto Speranza e il capo della Protezione civile Angelo Borrelli con i quali sono stato in videoconferenza stamane per circa un’ora”.
Zaia ha poi aggiunto: “niente panico perché, ripeto, siamo davanti ad un virus influenzale con bassa letalità che purtroppo colpisce maggiormente gli anziani e persone con patologie pregresse e che hanno qualche complicanza”.
Intanto si apprende che il 38enne di Codogno, primo caso di coronavirus lombardo, da ieri notte e’ ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione del policlinico San Matteo di Pavia. I medici hanno comunque chiarito che le condizioni, seppur gravi, rimangono stabili. Il trasferimento e’ stato deciso per motivi sanitari.
Anche a Cremona sono sette in tutto i ricoverati nell’ospedale con sintomi che potrebbero essere compatibili con il Coronavirus. Le analisi vengono effettuate a Pavia, per cui è necessario attendere i tempi tecnici. Dopo il caso della donna di Sesto Cremonese accertato nella notte, un altro malato conclamato sarebbe stato accertato a Pizzighettone. Su quest’ultimo caso, pero’, la Ats non ha ancora conferme ufficiali.
A quanto si apprende sarebbe intanto stata chiusa l’azienda, con 100 dipendenti, sede di lavoro della persona contagiata residente a Sesto Cremonese.
La scorsa notte è stato ricoverato a Piacenza l‘infermiere dell’ospedale di Codogno (Lodi) che era venuto in contatto con il 38enne lodigiano contagiato dal Coronavirus al triage del pronto soccorso, e che ieri si era messo in isolamento volontario nella sua abitazione piacentina. Nella notte avrebbe iniziato a mostrare i primi sintomi tipici della malattia e ha chiamato il 118: un’ambulanza lo ha trasportato, con tutte le precauzioni, nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Guglielmo Da Saliceto di Piacenza dove ora si e’ in attesa delle analisi.
L’Arma dei carabineri sta nel frattempo inviando un contingente di rinforzo di 80 uomini a Lodi, preventivamente istruiti ed equipaggiati. A questo si aggiunge un ambulatorio mobile e supporto medico per il personale impiegato.
“In questi momenti bisogna dimostrare compattezza e dare il massimo per il Paese, avendo un solo obiettivo: tutelare i nostri cittadini. Piu’ tardi saro’ al Dipartimento della Protezione Civile per il comitato operativo sul coronavirus”. Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, dando conto del rientro dei 19 italiani che erano a bordo della Diamond Princess.
A quanto si apprende, un caso sospetto di nuovo coronavirus sarebbe in isolamento precauzionale all’ospedale San Raffaele di Milano. Per la possibile positività del paziente, di cui non sono certe le generalità, si attendono conferme da Roma.
“Sono risultate negative le analisi effettuate all’ospedale ‘Cotugno’ di Napoli sul bambino di tre anni che nel primo pomeriggio di venerdi’ 21 febbraio, e’ arrivato al pronto soccorso dell’ospedale ‘Santa Maria Incoronata dell’Olmo’ con una forte febbre con diagnosi di sospetto Coronavirus”. E’ quanto fa sapere il sindaco di Cava de’ Tirreni (Salerno), Vincenzo Servalli con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook in merito al sospetto caso di Coronavirus riscontrato ieri pomeriggio all’ospedale di Cava de’ Tirreni. “I risultati delle successive analisi effettuate al ‘Cotugno’, le definitive pervenute intorno alla mezzanotte, hanno scongiurato si trattasse del Coronavirus”, ha spiegato il primo cittadino che insieme al vice sindaco Armando Lamberti, ha costantemente monitorato la situazione. Servalli ha, quindi, comunicato che “anche i servizi del Pronto Soccorso sono ripresi normalmente”.
Il ministro Speranza rassicura: “Siamo convinti che il servizio sanitario nazionale sia all’altezza di questa sfida. Abbiamo fatto un lavoro di screening molto accurato, per selezionare uno ad uno i contatti stretti di queste persone – ha aggiunto – li stiamo verificando uno ad uno con i tamponi e pensiamo che questa sia la modalita’ piu’ efficace per contenere l’avanzamento del virus”
Il governo e le regioni direttamente interessate operano per “contenere in aree geografiche limitate l’epidimenia”: lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza a conclusione del Comitato operativo della Protezione civile. “Abbiamo come noto diramato una ordinanza a firma del ministro della Salute e del presidente della Regione Lombardia” e ora al lavoro per una simile ordinanza per la Regione Veneto, ha precisato Speranza. In Lombardia sono 15 casi di contagio, in Veneto due i contagi confermati, compreso l’uomo deceduto venerdì sera.
“Siamo convinti che il Servizio Sanitario Nazionale italiano sia all’altezza di questa sfida, abbiamo fatto un lavoro di screening molto accurato per verificare, uno ad uno, i contatti delle persone risultate positive”, ha dichiarato il ministro Speranza, “stiamo verificando con i tamponi e pensiamo che questa sia la modalità più efficace per contenere l’avanzamento” del contagio.