E’ salito ad almeno 50 il bilancio dei morti per il Coronavirus (Covid-19) nella sola citta’ di Qom, in Iran. Lo sostiene l’agenzia semi-ufficiale Isna. L’ultimo dato diffuso stamani dalle autorita’ della Repubblica islamica parlava di 12 vittime e 47 contagiati. Un deputato iraniano della citta’ di Qom, primo focolaio dell’epidemia di coronavirus (Covid-19) nel Paese, ha accusato le autorita’ della Repubblica islamica di “non dire la verita‘” sul numero di vittime e di contagi. Le parole di Ahmad Amirabadi Farahani sono giunte al termine di una sessione parlamentare a porte chiuse sull’emergenza. Il deputato, citato dall’Ilna, ha parlato di almeno 50 morti solo a Qom, mentre fino a quel momento le autorità ne avevano riconosciuti 12.
Poco dopo le dichiarazioni del deputato, il Governo ha aggiornato tramite il Ministero della Salute i numeri dell’emergenza parlando di 61 contagiati tra Qom, Teheran, Rasht, Arak, Isfahan e Hamadan, ma senza modificare il numero di morti che sarebbero sempre 12. Il portavoce del governo iraniano, Ali Rabiei, ha negato oggi che a Qom siano decedute almeno 50 persone a causa del coronavirus. “Nessuno ha accesso alle ultime informazioni e le false notizie potrebbero essere legate a malintesi, perche’ a volte i sintomi del virus sono gli stessi di quelli dell’influenza“, ha detto il portavoce. “Non dovremmo permettere che questa questione diventi politica“, ha aggiunto, sottolineando che le ultime informazioni verranno rese note tra poche ore.
L’Iran è un Paese che conta 82 milioni di abitanti: a Tehran vivono più di 8 milioni di persone, a Qom poco meno di un milione. La diffusione del virus in così tante aree urbane del Paese, lascia immaginare una situazione molto più grave. Qom è una città commerciale che ha fitte relazioni con la Cina.