Coronavirus: due positivi in Umbria e uno nel Ravennate

La Direzione regionale alla Sanità comunica che in Umbria sono stati riscontrati due casi d'importazione di infezione da coronavirus
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La Direzione regionale alla Sanità comunica che in Umbria sono stati riscontrati due casi d’importazione di infezione da coronavirus, non riconducibili dunque a focolai locali. Nei giorni scorsi, uno dei due pazienti si era recato in Emilia Romagna mentre l’altro era venuto in contatto a Roma con un residente del comune di Castiglione D’Adda.

La Direzione precisa che i due pazienti hanno seguito pedissequamente tutte le indicazioni stabilite dal ministero della Salute e hanno immediatamente contattato, al manifestarsi dei primi sintomi, il medico di famiglia e il responsabile di Dipartimento di prevenzione territoriale. Per entrambi, in isolamento fiduciario nelle loro abitazioni, dai sanitari è stata attivata la procedura: sono stati eseguiti i tamponi a domicilio che sono risultati positivi. Si è in attesa della conferma da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. La condizione di salute dei pazienti è sotto controllo e, allo stato attuale, non desta particolare preoccupazione. Sono in atto tutte le procedure utili a garantire la sicurezza dei familiari e della comunità. Si sta ricostruendo, con la collaborazione dei diretti interessati, la rete delle persone con cui sono venuti a contatto i due soggetti prima dell’isolamento volontario messo in atto già da qualche giorno.

Un caso positivo anche nel Ravennate

È un 21enne residente a Lugo il primo caso di coronavirus in provincia di Ravenna. Lo rende noto l’amministrazione provinciale in una nota. Il giovane ha sviluppato i sintomi, febbre e tosse, al rientro da una trasferta. Domiciliato fuori regione, nei giorni scorsi si e’ spostato in pullman per partecipare ad una competizione sportiva, anch’essa fuori regione. “Al rientro – riferisce la nota – all’indomani della gara un altro ragazzo presente sul pullman, e a sua volta residente fuori regione, presentava sintomi ed e’ poi risultato positivo al test da nuovo coronabirus”. Senza accedere ne’ al presidio di Lugo ne’ all’ambulatorio di medicina generale e’ stato messo telefonicamente in contatto con l’Igiene Pubblica la quale, svolto il colloquio, l’ha identificato come sospetto e ha attivato il 118 inviando una ambulanza al domicilio del ragazzo. Cosi’ il ragazzo e’ stato trasferito al reparto malattie infettive “col percorso 118 condiviso che prevede in questi casi l’esclusione del passaggio in pronto soccorso”.

“Sia gli operatori che il ragazzo indossavano tutti i dispositivi di protezione idonei. Le sue condizioni cliniche non sono gravi, il ricovero e’ cautelativo ed e’ stato utile all’isolamento e all’esecuzione del tampone in condizioni di sicurezza”, riferisce la nota. Secondo quanto riferisce l’amministrazione provinciale “si sta valutando, proprio in virtu’ delle buone condizioni, se sia possibile a breve la dimissione con isolamento domiciliare con controlli attivo dell’Ausl”. L’Igiene Pubblica ha tracciato i contatti e li sta monitorando.

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