Coronavirus, lo studio: il 50-75% dei casi è asintomatico

"La grande maggioranza delle persone infettate da Covid-19, tra il 50 e il 75%, è completamente asintomatica ma rappresenta una formidabile fonte di contagio"
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“La grande maggioranza delle persone infettate dal nuovo Coronavirus Covid-19, tra il 50 e il 75%, è completamente asintomatica ma rappresenta una formidabile fonte di contagio”. Lo scrive ai vertici della Regione Toscana, in previsione di un forte aumento di casi anche nella Regione, il professore ordinario di Immunologia clinica dell’Università di Firenze Sergio Romagnani sulla base dello studio sugli abitanti di Vo’ Euganeo dove i 3000 abitanti del paese sono stati sottoposti a tampone. Fare tamponi solo alle persone sintomatiche è l’opposto di quello che dovrebbe essere fatto. E’ fondamentale per bloccare la diffusione del virus, identificare il piu’ precocemente possibile il piu’ alto numero di soggetti asintomatici che sono fonte della malattia. Le politiche di contenimento devono essere riviste”. 

“A Vo’ tutte le persone positive sono state isolate in quarantena, siamo provati perché siamo entrati nella quarta settimana, ma mi sento tranquillo perché tutte le persone hanno capito da subito quali erano le regole di comportamento da adottare per evitare il contagio”. Così all’Adnkronos Giuliano Martini, sindaco di Vo’, comune del padovano di 3.300 abitanti dove si è registrato il primo decesso per Coronavirus e dove da venerdì non si registrano più nuovi casi positivi.

“Abbiamo avuto 89 contagi , tutti quanti sono stati controllati – sottolinea – la settimana scorsa ne avevano 12 positivi ma con valori bassissimi, quindi tutti in fase di negativizzazione, tutti gli altri si sono negativizzati e non si sono registrati più casi di contagio. Questo grazie al rispetto delle regole ma anche per merito dell’azione voluta dal presidente Zaia (i tamponi, ndr) senza la quale non avremmo pianto solo i nostri tre morti, ma molti di più. L’utilizzo dei tamponi, infatti, si è rivelato utilissimo e vitale perché da noi ha salvato molte vite“.

“Questa emergenza ha messo in ginocchio molto attività, siamo un piccolo che vive molto sul turismo e la ristorazione e le serrande abbassate gli danno un aspetto quasi spettrale per questo mi auguro che i miei cittadini non facciamo acquisti online di cose inutili ma conservino i soldi in tasca per quando le botteghe di Vo’ riapriranno”. E’ l’appello che il sindaco di Vo’, Giuliano Martini rivolge ai suoi concittadini parlando con l’Adnkronos degli effetti che potrà avere sull’economia del territorio l’emergenza Coronavirus.

“Sono loro che potranno farci sopravvivere, dobbiamo aiutare le attività commerciali ma credo che il messaggio sia stato recepito”, conclude il primo cittadino sottolineando che al momento le uniche attività che sono riprese sono quelle consentite nel decreto del governo e che “vengono svolte nel pieno rispetto delle indicazioni che sono state fornite”. 

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