Coronavirus, Burioni: “I numeri migliorano, sono i primi frutti delle misure. Un vecchio farmaco sembra funzionare”

Stiamo raccogliendo i frutti del nostro comportamento, come prima raccoglievamo i frutti della nostra irresponsabilità
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I numeri cominciano a essere meno negativi e in un’epidemia significa positivi. Stiamo raccogliendo i frutti del nostro comportamento, come prima raccoglievamo i frutti della nostra irresponsabilità. Dobbiamo perseverare con i nostri sacrifici. Non possiamo predire il futuro, ma sembra che le cose stiano rallentando“. Lo ha detto il virologo Roberto Burioni ospite di Che tempo che fa. “Stiamo inoltre guadagnando tempo che viene sfruttato dagli ospedali per organizzarsi, dallo Stato per elaborare nuove procedure e dalla ricerca che ovunque sta andando avanti e cercando di fare qualcosa”, ha aggiunto. E anche la sua equipe ha sperimentato un vecchio farmaco degli anni ’50, il Plaquenil che ha mostrato efficacia a livello di laboratorio nel trattamento del Covid-19, il coronavirus. Lo ha riferito lo stesso Burioni, precisando che l’efficacia sui pazienti non è certa e che non è il caso di acquistare il farmaco.

Stanno calando gli accessi ai pronto soccorso e questo è un segno importante. Ci stiamo avviando verso il giorno in cui usciremo di casa, anche se non tutti e non fra dieci giorni. Ma quel giorno tutti dovremo portare una mascherina e quindi devono esserci. E una mascherina ogni quattro ore – ha detto il virologo -. Dobbiamo metterci in condizione di fare i test, non solo per dimostrare la presenza del virus, ma anche per vedere quante persone hanno contratto questa malattia“.

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