C’è la terza vittima da coronavirus in Calabria: si tratta di un uomo di 65 anni deceduto in ospedale, a Crotone. Secondo quanto appreso da fonti sanitarie, l’uomo soffriva da tempo di alcune patologie ed era stato ricoverato, in gravi condizioni, nel pomeriggio di ieri.
Nel frattempo la regione aiuterà, secondo le proprie possibilità, la Lombardia in questa terribile emergenza. Due pazienti contagiati dal Covid-19 saranno trasferiti, con un aereo militare, dalla Lombardia all’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro. L’arrivo, atteso probabilmente nelle prossime ore, è stato confermato dal Commissario straordinario dell’azienda ospedaliera di Catanzaro, Giuseppe Zuccatelli. “La situazione in Lombardia è drammatica – ha affermato – mentre noi abbiamo ancora la possibilità di governare la situazione. Il fatto che ci inviano pazienti dalla Lombardia io lo interpreto come un segnale positivo per la Calabria”.
Purtroppo la situazione sanitaria in Calabria non è delle migliori. “Nonostante la sensibilità e la disponibilità, la Regione Calabria non può permettersi in questo momento di prendere troppi pazienti dal Nord”, spiega il dirigente generale del Dipartimento regionale Tutela della Salute, Antonio Belcastro, nel corso di un un collegamento con il Tg3 Calabria, con riferimento all’arrivo, all’ospedale “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro, di due pazienti di Coronavirus dalla Lombardia per la disponibilità sempre più ridotta di posti letto nelle strutture sanitarie lombarde.
“Arrivano – ha aggiunto Belcastro – perché un ospedale ha dato la disponibilità. Siamo generosi e disponibili ma stiamo facendo sacrifici grossissimi per estendere i nostri posti letto, che sono pochi, e non possiamo purtroppo prendere altri pazienti“. Belcastro ha anche fatto il punto sull’aumento di posti letto nelle terapie intensive della Calabria disposti dalla Regione: “Sono già attivi 47 posti, altri 18 saranno pronti da qui a fine settimana, entro domenica, e stiamo facendo sforzi per arrivare a quasi 200 posti letto”.
In Calabria due comuni sono stati isolati a causa della presenza di focolai di Coronavirus. Si tratta di San Lucido, in provincia di Cosenza, e Montebello Ionico in provincia di Reggio Calabria. Proprio in quest’ultimo sono rimaste bloccate ben quattordici famiglie facenti parte di una compagnia circense, per un totale di 48 persone, fra cui ragazzi minorenni e bambini. A causa dell’emergenza Coronavirus è stata infatti imposta una chiusura forzata e precauzionale dei confini comunali decisa dal presidente della Regione, Jole Santelli, nei giorni scorsi. A Montebello Jonico si e’ registrato il primo decesso di un paziente affetto da Covid-19 in Calabria. Si tratta di un dipendente comunale. Gli agenti della polizia metropolitana di Reggio Calabria, e la Protezione Civile metropolitana, coordinati dal comandante Domenico Crupi, con il contributo dei volontari della Caritas diocesana reggina, sono intervenuti per dare sollievo ai numerosi bambini giunti al seguito del circo, bloccato nell’area di Saline Joniche.