Una domenica nera per l’Italia che si è svegliata con l’ombra del coronavirus. Un’ombra dalla quale cerchiamo di fuggire e lo facciamo con ogni mezzo a nostra disposizione. Ieri, all’annuncio del blocco totale della Lombardia e 14 altre regione, in molti hanno preso d’assalto stazioni e fermate di pullman per scendere al Sud Italia, nei propri paesi d’origine. Ma ha davvero senso scappare? Spostarsi da una zona all’altra in cerca di un’area priva di contagi? Purtroppo i dati smentiscono queste teorie: si sta registrando un boom di casi in tutte le Regioni, anche al Sud Italia. E considerando il periodo d’incubazione del Covid-19, i risultati (drammatici) nelle altre regioni si vedranno tra una settimana.
In Sicilia sono stati registrati 53 casi. Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 791 tamponi, di cui 729 negativi e 9 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 53 campioni, di cui sette gia’ validati da Roma (tre a Palermo e quattro a Catania). Risultano ricoverati 18 pazienti (sei a Palermo, cinque a Catania, due a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna) di cui nessuno in regime di terapia intensiva, mentre 35 sono in isolamento domiciliare. Si legge in una nota della Regione.
In Calabria la situazione non è delle migliori: sono svariati i casi sospetti su Cosenza e Catanzaro, oltre i 7 accertati. Il Presidente della Regione Jole Santelli ha emesso un’ordinanza che impone la quarantena obbligatoria a chiunque arrivi o sia arrivato in regione negli ultimi 14 giorni.
In Piemonte in un solo giorno il numero dei casi positivi al Coronavirus è cresciuto di 145: questa mattina – informa la Regione – sono 320. Alla stessa ora ieri erano 175. Risultano 214 le persone ricoverate in ospedale. Di queste, 38 si trovano in terapia intensiva, e 176 in altri reparti. Sono in isolamento domiciliare fiduciario 63 persone. Cinque le persone decedute. Finora sono 1511 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, di cui 1009 sono risultati negativi. “Continua la raccolta dei dati epidemiologici – conclude la nota della Regione – e un aggiornamento dettagliato a livello provinciale e’ previsto in serata.
Aumentano i casi anche in Toscana. Sono tre i nuovi casi positivi registrati tra le province di Arezzo e Siena, nel territorio che fa capo all’Azienda sanitaria Toscana sud est. Si tratta di un 77enne di Foiano della Chiana (Arezzo) attualmente ricoverato in malattie infettive all’ospedale San Donato, contatto stretto di un caso già noto, e, in provincia di Siena, di una donna di Asciano e di un 40enne di Sovicille, entrambi collegati ai gia’ noti casi di Chianciano e che si trovano a casa in sorveglianza attiva. Lo rende noto la stessa Asl. Ad Arezzo inoltre risultati negativi i tamponi, finora arrivati, effettuati sui bambini e sui genitori con sintomatologia, contatti della prima insegnante risultata positiva al coronavirus. Sulla collega della donna, risultata ieri positiva, è in corso l’indagine sui contatti scolastici ed extrascolastici come spiega sempre la Asl. Sempre ad Arezzo continua la degenza per altri 3 pazienti ricoverati nei giorni scorsi: le loro condizioni sono stabili.
Salgono a 26 le persone che in Umbria risultano positive al coronavirus. Due nuovi soggetti hanno infatti contratto l’infezione e sono in isolamento nelle loro abitazioni seguiti dai medici delle Usl Umbria 1 e 2. Lo ha reso noto la Regione. Uno dei due nuovi casi era già stato reso noto nella serata di sabato, visto che si tratta di un infermiere che lavora presso l’ospedale di Orvieto dove sono stati chiusi i reparti di ortopedia e chirurgia. Attualmente dei 26 soggetti positivi, quattro sono ricoverati: due in terapia intensiva nell’ospedale di Perugia, uno nel reparto di malattie infettive di quello di Terni e un altro nella stessa struttura del nosocomio di Perugia. Le persone in osservazione – riferisce ancora la Regione . sono 543, “in buona salute”, ma sotto controllo medico perche’ venute a contatto con soggetti risultati positivi al virus Covid-19. Di questi, 376 sono nella provincia di Perugia e 167 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 7 marzo, sono stati eseguiti 160 tamponi.
In Alto Adige, nel corso della giornata di ieri, 48 pazienti sono stati sottoposti ad analisi e tamponi. L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige comunica che ieri sera (7 marzo) risultavano positivi al test 17 di loro, questo significa che e’ probabile un’infezione da Covid 19. Sale cosi’ a 27 il numero delle persone sottoposte al test risultate positive; per 26 di loro manca ancora la conferma da parte dell’Istituto Superiore di Sanita’ di Roma. Uno dei pazienti e’ in cura presso il reparto cure intensive. L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ricorda che in presenza di sintomi simili a quelli dell’influenza e a tosse bisogna rivolgersi al medico di fiducia oppure all’accettazione d’urgenza.