“Come dice l’Oms bisogna fare tamponi, tamponi e tamponi”. Lo hanno ribadito oggi i medici della delegazione cinese che sta visitando gli ospedali del Veneto in piena emergenza coronavirus, in collegamento Facebook dall’Azienda ospedaliera di Padova. “Nella fase iniziale dell’emergenza – hanno ricordato – avevamo qualche lacuna sui tamponi, poi quando li abbiamo ricevuti ne abbiamo fatti tantissimi, piu’ di 100 mila al giorno, un numero superiore sia ai casi di contagio che ai casi sospetti”.
Sui contagi “le ipotesi sono due: se sono cresciuti perche’ prima mancavano i tamponi e ora se ne fanno di piu’, a un certo punto la crescita si fermera’; se sono cresciuti perche’ la fonte del contagio non viene controllata e isolata, questo potrebbe creare grossi problemi”.
Infine, la delegazione ha ipotizzato che “forse questa e’ una fase di pre-incubazione, che e’ una fase molto critica. Tra due settimane potremmo vedere i risultati, intanto dobbiamo analizzare tutti i pazienti per risalire alla fonte del contagio e ai canali di trasmissione, cosi’ potremo capire se tra due settimane le risorse in possesso saranno sufficienti – hanno concluso – ad affrontare la situazione“.
“In Cina, nella fase iniziale dell’emergenza, 40 mila operatori sanitari di diverse province hanno lasciato il loro posto di lavoro per soccorrere Wuhan. I colleghi italiani potrebbero prepararsi in questo senso, tenendo presente le risorse a disposizione“. Lo hanno detto oggi i medici della delegazione cinese ospiti dei colleghi italiani a Padova per un confronto sulla lotta al Coronavirus a Padova. “La Cina – hanno aggiunto – e’ stata divisa in tre zone di rischio, basso, medio e alto. Le zone a basso rischio evitano l’ingresso dei cittadini dalle zone ad alto rischio, misurando la loro temperatura quando si avvicinano”. I medici cinesi hanno quindi consigliato l’allestimento di “stazioni per la misurazione della temperatura”.
“Abbiamo portato non solo materiali sanitari ma anche fiducia ai colleghi italiani: oggi la Cina ha raggiunto il record di zero casi a livello di contagio interno, vuol dire che il virus si puo’ combattere e sconfiggere”. Lo ha detto la delegazione di medici cinesi che in questi giorni ha visitato gli ospedali del Veneto, nel corso di una diretta Facebook dall’Azienda ospedaliera di Padova. “In questi giorni – hanno aggiunto i medici cinesi – abbiamo interagito col personale sanitario e abbiamo visto le misure di prevenzione e di controllo: abbiamo fiducia che Padova uscira’ da questa situazione molto presto perche’ qui si sta facendo un ottimo lavoro”. “I colleghi italiani – ha concluso la delegazione – potranno adottare i nostri protocolli, adattandoli alla situazione locale per sconfiggere il virus al piu’ presto”.