Coronavirus in Italia, esperti: le regole “vanno seguite o sarà una catastrofe”, “vedremo i primi effetti tra un mese”

Coronavirus in Italia: "Più dei provvedimenti del governo contano i comportamenti individuali. La gente non ha capito quanto sta rischiando"
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L’estensione a tutta Italia delle misure che mirano a contenere il contagio di Coronavirusè sacrosanta“: il virus “non e’ un meteorite, ma una minaccia che impegna ciascuno di noi. E ognuno di noi fa la differenza“, ha spiegato in un’intervista a La Stampa Roberto Burioni, professore di microbiologia e virologia all’Universita’ Vita-Salute San Raffaele di Milano. “Dobbiamo essere tutti disposti a fare dei sacrifici. Di fronte abbiamo un nemico pericoloso“, spiega. Chi parla di dittatura “sbaglia. Il punto non e’ fare come si sta facendo in Cina. Dobbiamo attuare la resistenza. Il virus ci ha cambiato la vita e, adesso, ognuno di noi deve stare a casa“. Si esce solo “per motivi specifici e provati: per lavorare o per le necessita’ indispensabili. Come la spesa. E sempre con le necessarie precauzioni“, come “tenere un metro di distanza dalle altre persone e lavarsi regolarmente le mani“. Vanno seguite le regole “o sara’ la catastrofe: va bene l’amuchina, ma la si puo’ fare a casa. Nel mio sito lo spiego. E’ piu’ semplice che prepararsi il limoncello“. Il virus “ci stravolge la vita. Colpisce vigliaccamente nella nostra propensione alla fisicita’, dalle strette di mano agli abbracci. Ma contrastarlo dipende da noi“. L’angoscia si vince “con i giusti comportamenti. Poi avremo tempo per recuperare il tempo perso“.

Coronavirus: gli effetti delle misure “li vedremo tra un mese”

coronavirus 01Gli effetti di queste misure li vedremo tra un mese, ma ci sono segnali positivi. E’ da incoscienti stare liberamente in mezzo alla gente“, “ci sono troppi giovani in giro. Al Sud serve una mobilitazione“. “Piu’ dei provvedimenti del governo contano i comportamenti individuali. La gente non ha capito quanto sta rischiando“: lo afferma Giovanni Rezza, dal 2009 direttore del Dipartimento malattie infettive, parassitarie ed immunomediate dell’Iss, l’Istituto superiore di sanita’, in un’intervista al Corriere della Sera. Secondo il medico “se le misure venissero applicate con veemenza e tempestivita’ e con un’attenta azione di quarantena il virus potrebbe essere almeno rallentato per dare tempo ai servizi sanitari di organizzarsi e non andare in tilt con una grande affluenza di malati“, ma per questo obiettivo, aggiunge “occorre una mobilitazione straordinaria“.
L’unico modo per fermare l’epidemia da Coronavirus “sarebbe chiudere in stile cinese, ma in un Paese occidentale non si puo’ perche’ bisogna fare i conti con i comportamenti umani“.

Coronavirus: al momento “non si intravede declino”

La diffusione del coronavirus “e’ cosi’ veloce per cui rischia di coinvolgere un numero altissimo di persone. Ad oggi non si intravede una riduzione, un momento in cui inizia a declinare, tranne che nella rossa del lodigiano, dove abbiamo adottato misure molto forti“, ha spiegato l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera ad Aria Pulita su 7 Gold. “Li’ c’e’ una stabilita’” dei contagi “che addirittura tende a decrescere” quindi vuol dire “che una strada c’e’ per contrastare il coronavirus, ma dipende da noi“, ha detto l’assessore.

“Sabato scorso a Milano sembrava il Carnevale di Viareggio, sembrava che non estese neanche il coronavirus. Allora forse misure che abbiamo adottato non sono ancora sufficienti”, ha affermato l’assessore Gallera. “Se c’e’ il negozio aperto e vado a comprarmi calzoni nuovi allora non non va bene. Non riusciamo a ridurre la diffusione ne’ la pressione sugli ospedali, e questo riguarda tutti giovani o anziani“, ha detto Gallera. Quanto alle misure adottate ieri sera dal Governo per tutto il Paese, l’assessore ha commentato: “Ci sono Regioni in cui numero di contagi e’ molto basso, se i cittadini assumono coscienza le azioni sono sufficienti“.

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