Coronavirus, muore medico di famiglia a Bergamo: 100 contagiati

A Bergamo è morto il primo medico di famiglia contagiato dal Coronavirus: lo ha reso noto il segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale, Silvestro Scotti
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A Bergamo è morto il primo medico di famiglia contagiato dal Coronavirus: lo ha reso noto il segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale, Silvestro Scotti. La vittima e’ Mario Giovita, 65 anni, ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII, le cui condizioni si erano rapidamente aggravate.

“Un’altra vita che si sarebbe potuta salvare se solo ci avessero dotato dei dispositivi di protezione individuale”, ha denunciato la Federazione dei medici di medicina generale. “continuando cosi’ la domanda da porsi non e’ se, ma quando saremo contagiati“. I medici di famiglia contagiati dal Covid-19 sono un centinaio, di cui alcuni sono in gravi condizioni.

“Esporre noi ad un cosi’ alto rischio di contagio significa anche mettere a repentaglio la salute dei cittadini piu’ fragili, quelli che quotidianamente assistiamo sul territorio per fare in modo che possano gestire complessi quadri di cronicita'”, ha denunciato Scotti.

Il segretario generale dell federazione ha ringraziato “l’Onorevole Michela Rostan quale primo parlamentare della Repubblica che ha fatto una donazione a nostro favore ricordandola come nostra compagna di viaggio sempre presente per le aggressioni ai medici. Anche questa volta con un gesto tangibile ha voluto far valere questa sua vicinanza ai medici e in particolare ai medici di medicina generale lanciando il messaggio che la buona politica e’ attenta e risponde“.

“Ringrazio anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris – ha aggiounto Scotti – per aver sposato la raccolta fondi mostrando come il cuore di Napoli sia con la medicina generale e di fatto sostenendo quello che da napoletano ho ricordato come l’offerta di un caffe’ sospeso per il proprio medico di famiglia, per il medico di guardia medica e per gli operatori del 118, medici di strada potremmo dire che riceveranno grazie a quel caffe’ qualcosa che li proteggera’ e proteggera’ i cittadini che continueranno ad assistere. Spero che presto si aggiungano molti altri onorevoli, sindaci, consiglieri regionali, amministratori pubblici e privati”.

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